La "numero uno"
Scritto da Steve Trader | Blog links: leggi anche il Volpino
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Lanciato in pompa magna il nuovo sito del Sole24Ore. Sì, carino, ma posso dire che non mi sembra un rinnovamento così forte come potrebbe sembrare leggendo certi proclami? Posso dire che a questo punto, forse, ci si poteva aspettare pure qualcosa di più? A mio modesto e soggettivo avviso il salto fatto dal Corriere con l'ultima revisione del sito è stato ben più forte di quello del Sole.
Personalmente ne sono sempre più convinto: c'è sottotraccia nel mondo una sorta di braccio di ferro a tre per motivi macroeconomici. O, meglio, un braccio di ferro America-Russia e uno America-Cina. Detto così, mi rendo conto, sembra tutto molto banalotto, stile dietrologia da quattro soldi, però, seppur con tutti i limiti di una estrema sintesi, credo proprio che in questo stia il punto e che molte tensioni che si vedranno in questo senso si spiegano. Sul versante russo (più misterioso) credo che in ballo ci sia soprattutto il controllo delle risorse energetiche, mentre su quello cinese la bagarre ha in questa congiuntura a mio avviso un tema evidente: il cambio dollaro-yuan. Con il dollaro debole gli americani stanno di fatto scaricando deficit oltre confine e sostenendo una economia in una fase di passaggio delicata. Gli unici a rompere le uova nel paniere della politica valutaria sono i cinesi. Sono convinto che se non si troverà una mediazione proprio per quanto riguarda il cambio dollaro-yuan vedremo frizioni crescenti tra la Casa Bianca e Pechino. E lo dico subito a scanso di equivoci: per la masochista e debole Europa (incapace di difendersi di fronte alla spregiudicata offensiva commerciale cinese) è un bene che gli americani non mollino. Etichette: Barberaeconomics, indice, vino


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Come il petrolio o il Pil, pure il vino potrebbe diventare un indicatore economico, legato all'andamento delle valute, per la gioia di chi come Luca si occupa già sia di vino che di economia ;-) Anche di questo pare si parlerà al salone del vino di Torino che aprirà i battenti tra due giorni. D'altronde negli Usa dall'hamburger è già nato un indice relativo al potere d'acquisto reale e persino una terminologia come quella della "Burgernomics", dunque forse anche il vino può avere qualche chance in questo senso. Tenendo presente che l'industria della finanza ha già provato a lanciare futures su produzioni di alto livello come il Brunello. Certo, tutto questo per la verità sembra andare più che altro nel senso del marketing (non credo che nessuno pensi davvero di soppiantare il Brent con il Barolo...), però, anche se fosse, che male c'è? Ci si lamenta da sempre: si dice che la nostra industria vinicola non sa vendersi bene come quella francese. E allora ben venga anche la Barberaeconomics ;-) 
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Oggi negli Usa parte un nuovo canale televisivo dedicato a temi di economia e finanza. E una cosa del genere fa notizia soprattutto se il canale in questione è di Rupert "the shark" Murdoch. Parliamo di Fox Business. Che pare nasca con un obiettivo molto preciso: scalzare Cnbc, canale finanziario ormai "storico" (e leader incontrastato del settore) della Nbc (rete controllata dal gruppo General Electric). Insomma, Murdoch si conferma "onnivoro": non c'è comparto o nicchia dove prima o poi non arrivi. Se si considera che la sua News Corporation ha recentemente messo le mani sul gruppo Dow Jones e sul Wall Street Journal, con Fox Business il gruppo di Murdoch potrebbe chiudere il circolo in tema di informazione economica. In pochi mesi da niente a tutto. Beh, non sarà un caso se appunto lo chiamano "the shark"... Etichette: Cnbc, Dow Jones, Fox Business, Nbc, News Corporation, Rupert Murdoch
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Per chi fosse eventualmente interessato al particolarissimo articolo, segnalo che un ex collaboratore di Saddam Hussein ha messo all'asta sul suo sito il super imbrillantato Rolex che fu sempre al polso proprio del dittatore iracheno. Questo il relativo indirizzo internet: www.wihaib.com/02_personally_used_items.htm Etichette: asta, auction, Rais, Rolex, Saddam Hussein, watch
Come al solito il governicchio dice che va tutto bene. Peccato solo che praticamente nel giro di quarantotto ore si sono fatti sentire tutti per dire il contrario. Il commissario Ue Almunia ha detto che il debito è rimasto troppo alto e che l'Italia non ha mantenuto i patti (e tragicomicamente Padoa-Schioppa ha cercato pure di sfidare Bruxelles). Il Fondo monetario internazionale ha parlato di un risanamento che in Italia invece di andare avanti rallenta. La Corte dei Conti dice che a rischio c'è pure il tesoretto. E infine è arrivata ora pure la gelata del governatore Draghi che parla di progressi troppo modesti per i conti pubblici e di una Finanziaria che non riesce a fermare la spesa pubblica. Insomma, Ue, Fmi, Corte dei Conti, Bankitalia, tutti ma proprio tutti giustamente preoccupati. Tutti tranne Prodi e Padoa-Schioppa. Loro sono sempre tranquilli. Già, tanto mica sono soldi loro. E poi soprattutto questi sanno che quando cadrà questo governicchio loro sono destinati ad andare definitivamente a casa (pensionati a forza da Uolter Veltroni e compagnucci) dunque hanno deciso di giocarsi il tutto per tutto fino in fondo. Un po' come il generale Custer a Little Big Horn ;-) E ora la fine potrebbe essere davvero vicina...Etichette: Almunia, Draghi, Finanziaria, Fmi, Padoa-Schioppa, Prodi, Ue
Imperdibile l'intervista di Michele Santoro a La Stampa. E a proposito del caso Santoro secondo me è l'ennesima dimostrazione del solito penoso opportunismo di questo penoso centrosinistra prodiano: Santoro era un idolo quando attaccava il centrodestra al potere, ora che lo fa con il centrosinistra di colpo è accusato di fare "cattivo giornalismo". Idem per i giudici: se indagano Berlusconi sono paladini della giustizia, se indagano Prodi (vedi inchiesta Why Not di De Magistris) sono da perseguire. Idem come abbiamo già visto con le forze dell'ordine, vedi caso Speciale. Ma veniamo all'intervista di Santoro. Ecco i passaggi che mi colpiscono di più (metto proprio le esatte parole usate da Santoro, i suoi virgolettati). "La reazione di Prodi è uguale a quella di Berlusconi: dimostra una insofferenza nei confronti della informazione libera". "Vorrei dire al senatore Nicola Latorre, che sul Corriere della Sera ha dichiarato che l'Unione mi ha aiutato, che quando lui doveva essere eletto nelle elezioni supplettive in Puglia mi chiamò per aiutarlo a vincere. Io manco volevo andarci, ma lui insistette molto, c'erano anche Prodi, D'Alema e Rutelli. Alla fine mi si avvicina uno e mi fa: ma lei lo sa che Latorre ha distribuito pacchi di pasta in campagna elettorale?. Mi sono vergognato di me stesso". "Ho sbagliato a fare il parlamentare europeo". "Noi facciamo vedere una parte della realtà, quella che i politici non vogliono vedere. Loro si sentono aristocratici incompresi dalla gente che non capisce quanto sia bello pagare le tasse, come ha detto il ministro Padoa-Schioppa". "Siamo arrivati al colmo, i ragazzi di Locri che due mesi fa Veltroni aveva preso come testimonial della nuova Italia sono diventati dei barbari". Etichette: Annozero, intervista, La Stampa, mastella, Michele Santoro
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Potrebbe già essersi stufato di stare a casa. E' corteggiato. E chi lo corteggia ha soldi e blasone. Potrebbe quindi decidere di rientrare presto in pista (appena tecnicamente possibile...). D'altronde un curriculum pesante ancora conta nel mondo delle concessionarie di raccolta pubblicitaria. Etichette: concessionarie pubblicitarie, cripro-rumor, manager
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