22 dicembre 2005

AUGURI

Fuorimercato entra in pausa natalizia. Auguri a tutti i lettori di questo blog e agli amici bloggers.

21 dicembre 2005

DOSSIER TRIESTE


Quando tempo fa sul listino ho deciso di puntare sulle Generali ero certo di fare una sorta di "future". Pensavo che prima o poi dalle parti del glorioso Leone triestino la temperatura sarebbe tornata ad alzarsi. Parliamo infatti di quello che, nel nostrano panorama bancario-finanziario, rappresenta forse il boccone più goloso. Ora, in effetti, il termometro borsistico si sta surriscaldando. Il "future" comincia di conseguenza a dare i suoi frutti. E i mesi a venire potrebbero essere davvero caldi...

REALITY

Come si è già scritto anche qui, tutta questa bufera Fiorani-Fazio-Bpi-Unipol rappresenta tra le altre cose una clamorosa doccia fredda per tutta quella parte del popolo di sinistra (della "base") che ancora, molto ingenuamente, è convinto che certi "vizietti" sono prerogativa solo della destra. Crolla definitivamente il mito della "diversità": i "financial games" sono ovunque e i "puri" non esistono. In questo senso, questa storia (minore) del conto di D'Alema alla Popolare di Fiorani per il leasing della sua barca a vela è la ciliegina sulla torta.

20 dicembre 2005

LANZICHENECCHI

Ed ora, rispedito Fazio in Ciociaria, inizierà nel Belpaese la stagione della "globalizzazione bancaria". Un modo elegante per dire che voraci pesci grossi d'Europa si mangeranno pasciuti pesci nostrani. Giustamente, l'affezionato lettore Francesco (con cui ho sempre un interessantissimo scambio di mail), essendo molto competente in materia e costantemente di spiccato intuito, ripercorre all'indietro la matassa Fazio ricordando questo episodio: "11 settembre 2004. Durante l'Ecofin a Scheveningen (Olanda) a cui partecipano irritualmente anche alcuni capi di banche straniere, in prima fila Rijkman Groenink, numero uno dell'Abn Amro, si dice che 'il sistema bancario italiano pone troppi vincoli politici alle fusioni europee'. Nella cena con il neocommissario alla concorrenza europea, Neelie Kroes, si ribadisce il concetto. E, in febbraio, il collega Charlie McCreevy, commissario per il mercato interno, invia una lettera in cui si accusa la Banca d'Italia di essere il dominus del blocco alle frontiere creditizie italiane". Mi viene in mente il film "Bravehearth". La scena della grande battaglia in cui gli scozzesi si preparano a fronteggiare le armate inglesi. Il popolo scozzese combatte per un ideale (la libertà), mentre i nobili scozzesi combattono per cose molto più materiali: castelli e terreni (che notoriamente a quei tempi servivano per riscuotere denaro proprio dal popolo). Cosa fondamentale: l'ingenuo popolo non capisce molto questa storia dei diversi interessi dietro una medesima battaglia. Non so, ma la cosa mi sembra di grande attualità. Nella battaglia di Bankitalia hanno combattuto dalla stessa parte l'italico popolo (ovvero l'opinione pubblica), potenti e danarose armate "lanzichenecche" in arrivo da oltralpe e nostrani poteri forti (i "furboni del quartierone" che hanno bombardato i "furbetti del quartierino") che tanto forti su scala europea non sono e che soprattutto hanno grandi blasoni ma ormai davvero pochi denari in tasca (sono "poteri forti" solo nominalmente). La battaglia è finita. Vedremo adesso chi davvero trarrà benefici concreti dalla cacciata di Fazio. La mia previsione? Beh, semplice: grande beneficio per i lanzichenecchi, piccolo beneficio per i nostrani poteri forti (le briciole), nessun beneficio per l'ingenuo popolo (la storia insegna...).

19 dicembre 2005

FAVOLE /3

Fazio si è dimesso. Il fazismo è finito. I fazisti? Evidentemente non ce ne sono mai stati, a parte i "furbetti del quartierino", visto che ormai tutti ma proprio tutti si professano antifazisti della prima ora. Il solito popolo-bue si è già bevuta pure questa...

STRANO, NO?


Dunque, il dato che sta sempre più emergendo è quello che le tentate scalate estive avevano diversi legami incrociati. C'era insomma una sorta di rete dei "furbetti". C'è però un aspetto di tutta la questione che mi colpisce in questo momento e che non mi sembra venga analizzato sui giornali. Mi spiego. Solamente fino a qualche tempo fa nell'occhio del ciclone c'era Ricucci e solo Ricucci. Ora c'è Fiorani in carcere, Fazio alle strette e pure Consorte nella bufera. E Ricucci? Come mai non si parla più di lui? Non era forse il "furbetto" per eccellenza? Strano, no? E allora ecco che non riesco proprio a ricacciare un maligno sospetto: non è che Fiorani ha "pagato" per non aver piegato la testa davanti ai "furboni del quartierone", mentre Ricucci ha ottenuto una "tregua" scendendo a patti?

FURBETTOPOLI

Si inizia la nuova settimana ovviamente parlando sempre delle inchieste sulle scalate bancarie e della questione Bankitalia. Sul Banchiere le ultime: patto occulto Unipol-Deutsche Bank? Fazio sta trattando la resa?

16 dicembre 2005

FAVOLE /2

Visto che il post di ieri intitolato "Favole" pare essere molto piaciuto (ho ricevuto diverse mail proprio su questo...), torno sul tema dei "cantastorie" che incantano il popolo-bue (più elegantemente definibile come opinione pubblica) e su quello connesso dei "furbetti del quartierino" e dei "furboni del quartierone". Per dire che in questo momento mi sembra che la "favola delle favole" sia questa: se l'Italia si libera della "banda dei furbetti" finalmente avremo un capitalismo più sano e più pulito. Nella mano destra la penna-fioretto e nella sinistra l'impolverato stendardo della "libera stampa", i cantastorie (al servizio dei "furboni del quartierone") aizzano così definitivamente il solito popolo-bue contro i furbetti. Risultato: il regolamento di conti alla fine sarà compiuto. I furboni avranno schiacciato i furbetti. Lasciando peraltro strada su alcune grosse direttrici nazionali a quei potenti eserciti esteri con cui da tempo sono necessariamente dovuti scendere a patti.

PAELLA ALLA ROMANESCA

Su Via Veneto soffiano sempre più forti venti di iberica provenienza e il titolo Bnl riparte...

15 dicembre 2005

INCREDIBILE BLOGOSFERA

Cosa non si fa per aumentare i click e magari cercare di diventare famosi puntando ad attirare l'attenzione dei media! Una scatenatissima blogger diciannovenne (effettivamente molto carina) ora sul suo "strip blog" si toglie progressivamente indumenti semplicemente in cambio di commenti ai propri post. In pratica, a ogni livello prefissato di numero di commenti che viene raggiunto sul sito lei si toglie qualcosa. Ecco il relativo indirizzo web: http://strip.blog.kataweb.it, sono certo che molti di voi lo cliccheranno ;-)

FAVOLE

Fiorani due anni dopo Tanzi. Allora, abilmente condizionata da blasonata stampa (al servizio non dei "furbetti" ma dei "furboni"...), un sacco di gente ha creduto davvero che il buco Parmalat l'avessero fatto, tutto da soli, a colpi di documenti taroccati con lo scanner, il cavalier Tanzi e il ragionier Tonna. Le prime pagine dei giornali hanno potuto avere i necessari "mostri". Da servire ad una opinione pubblica sempre così ahimè ingenua e indirizzabile, come un branco di buoi. Insomma, è passato il teorema del "tutta colpa di Tanzi e Tonna", che, automaticamente, ha significato "tutta colpa SOLO di Tanzi e Tonna". Con il teorema delle "mele marce" (in sintesi: non è il "sistema" malato, ma solo alcuni, rari, suoi spregiudicati attori) proprio il "sistema" (in soldoni: un certo brutto andazzo del precario capitalismo italiano) si è salvato. C'erano già state le storiacce di Cirio, bond Argentina, Giacomelli e chi più ne ha più ne metta, ma, in fondo in fondo, la gente se la è bevuta l'idea delle mele marce (basta vedere i bilanci degli ultimi due anni di certe grandi banche o i dati relativi al collocamento recente di certi bond). Dunque, il "sistema" si è salvato e, soprattutto, è andato avanti. Il caso Fiorani è solo l'ennesimo prodotto. E i "cantastorie" aggiornano il loro repertorio con sempre nuove favole: adesso va di gran moda questa dei "furbetti del quartierino". Come quella delle mele marce serviva a distogliere l'attenzione dall'"albero delle mele", questa dei furbetti serve a distogliere l'attenzione dai "furboni del quartierone". Anche stavolta l'opinione pubblica è servita...

14 dicembre 2005

LISTINO

Grandi soddisfazioni dall'amato Leone triestino ;-)

RIFLESSIONI POST-FIORANI

Sintetico, preciso, lucido e assolutamente condivisibile il commento dell'Imprenditore: "Si avvicinano le elezioni. Si sente un sinistro tintinnar di manette". C'è pure un altro possibile scenario, ancora più nefasto e preoccupante per tutti quelli che vedono sempre e comunque come una disgrazia le stagioni del "furore giustizialista" di sapore giacobino con il popolo-branco che gode nel vedere i potenti sul patibolo. Parlo dello scenario già tracciato nei giorni scorsi dall'indomabile Cossiga: "Vi sono nell'aria i segni paurosi e pericolosi che un nuovo tornado politico-giudiziario-mediatico sta per abbattersi su questo sfortunato Paese, senza distinguere questa volta tra moderati e 'progressisti'".

IL "LASCITO" DI FIORANI

Dal Banchiere: "(...) Tra le tante ipotesi di reato anche quella di aver gonfiato le commissioni a carico dei correntisti della ex Bipielle. Un'ipotesi inquietante che rischia davvero di scatenare il putiferio a Lodi".

13 dicembre 2005

DOCCIA FREDDA UNIPOL

Quanto imbarazzo sta creando a sinistra la vicenda della "rossa" Unipol con le indagini giudiziarie sul suo numero uno Consorte, manager caro a D'Alema e ai Ds! Una vicenda molto "educativa" per una certa sinistra "integralista", quella abituata a pensare in modo pericolosamente manicheo che dalla propria parte ci siano solo "puri" mentre dall'altra solo spregiudicati affaristi. Insomma, da una parte le vergini e dall'altra le prostitute. Non è così, ovviamente. La realtà è molto più complessa. I "giochi di potere" tagliano gli schieramenti in modo trasversale. Per la sinistra più giacobina e giustizialista il dossier Unipol è così sempre più una clamorosa doccia fredda. Assolutamente salutare secondo chi (come pure il sottoscritto) giudica come assolutamente nefasto il giustizialismo forcaiolo, barricadero e schierato politicamente.

QUESTIONE DI COERENZA

Una cosa che mi ha colpito in questi giorni: su un settimanale mi è capitato di vedere Luca Cordero di Montezemolo in sella alla sua moto, una Harley Davidson. Una americanissima Harley Davidson! E no, così proprio non va. Quando si parla di auto, Montezemolo non perde occasioni per fare prediche sulla necessità che tutti comprino prodotti italiani. Ovunque e sempre parla di made in Italy da difendere e più volte ha "tirato le orecchie" a politici e imprenditori che girano su tedesche Bmw o Audi. Questo appunto quando si parla di automobili, che guarda caso in Italia solo il gruppo di cui lui è presidente produce. Ma se passiamo invece a parlare delle due ruote, le cose evidentemente cambiano. In questo caso, addio difesa ad oltranza del made in Italy (tanto la Fiat non fa moto...) e Montezemolo inforca un prodotto a stelle e strisce. Accipicchia, che coerenza! Certo, il presidente del Lingotto e della Confindustria potrebbe obiettare che le italiche moto non sono di sicuro a livello della mitica Harley (questione di "target", insomma), ma, se anche la mettessimo così, allora anche i politici e gli imprenditori che girano su macchine tedesche potrebbero sicuramente dire che le berline del gruppo Fiat non sono sullo stesso piano delle Audi o delle Bmw! Insomma, forse sarebbe davvero il caso di smetterla con i "predicozzi nazionalisti", perchè altrimenti i "predicatori" devono risultare assolutamente irreprensibili in questo senso e perchè in fondo e soprattutto il made in Italy deve vendere convincendo delle proprie intrinseche qualità e non cercando invece di generare sensi di colpa in chi non compra italiano. In sostanza, si vince se il cliente vuole comprare italiano e non se "deve" comprare italiano...

RIECCOCI...

Torno online, con le dovute scuse: la scorsa settimana ho "staccato la spina" (per il ponte...) senza salutare e senza avvisare che il blog sarebbe entrato in pausa per qualche giorno. Per questo appunto mi scuso con i lettori affezionati di Fuorimercato. Cercherò di non farlo più ;-)

06 dicembre 2005

TELECOM

Visto oggi il titolo di casa Telecom Italia? E' ripartito nuovamente. Bene, anzi molto bene ;-) (vedere miei precedenti post sul tema...). Ieri sera si è saputo che il 2 dicembre, dunque pochissimi giorni fa, Gilberto Benetton ha comprato 990mila azioni di risparmio proprio di Telecom. Una news che ha il suo peso...

ANCORA A PROPOSITO DI TAV

Ricollegandosi al mio post qui sotto, anche l'amico Luca sul suo blog Rumors & Risparmio interviene sulla questione del progetto dell'alta velocità in Val Susa. Lettura interessante, ve la consiglio.

TAV SI', TAV NO

La simpatica Daniela T. mi segnala su Panorama.it questo articolo e mi chiede cosa ne penso della vicenda del contestato progetto dell'alta velocità in Val di Susa. Insomma, vuole sapere da che parte sto. Ebbene, francamente, lo ammetto, non ho un'idea definitiva sulla questione. Su questa storia credo che si rischi di parlare senza conoscere veramente la questione. Cioè senza conoscere la Val di Susa e senza conoscere effettivamente l'impatto dell'alta velocità. Si rischia in sostanza di esprimere giudizi basati su preconcetti "ideologici". Una delle cose che odio di più. Per questo, non sapendo io tutto quello che bisognerebbe sapere sul tema, preferisco astenermi per il momento dal dare giudizi. Per ora cerco di informarmi, dopo eventualmente giudicherò. Ecco: prima informarsi, poi formarsi ed esprimere una propria valutazione. Un approccio che, a mio avviso, dovrebbero usare tutti. E non solo per la vicenda Tav!

05 dicembre 2005

FINANCIAL BLOGS

Nuovo blog finanziario. Lo ho scoperto per caso perchè linka anche Fuorimercato. Si chiama "IgTrader". Questo l'indirizzo web: http://igtrader.blogspot.com.

SPECULAZIONE AEREA


Oggi sul listino decolla l'Alitalia, dopo che è andato in porto il maxi aumento di capitale. Venerdì scorso parlavo di "speculativa tentazione". Una visione evidentemente diffusa. Comunque, lo ribadisco: maneggiare con cautela. Stop-loss ben inseriti e dito pronto sul tasto del computer...

03 dicembre 2005

VARIE & EVENTUALI

Da Websim.it: "Autostrade a corto di traffico. Nel 2005 crescita zero dei pedaggi, gli analisti prevedevano +1%. La differenza ha un impatto enorme sulle valutazioni (...)". Dal Banchiere: "Pare proprio che Ing Direct, il gruppo olandese famoso per il suo Conto Arancio, non abbia per nulla gradito la pubblicità comparativa di Banca Profilo (...)".

02 dicembre 2005

LISTINO

Generali: finalmente il Leone di Trieste ha fatto un bel potente ruggito sul listino; ci ho creduto (come chi mi segue bene dovrebbe sapere), ci credo e ci continuerò a credere. Alitalia: l'ultima speculativa tentazione; nel caso, maneggiare con la cautela che si userebbe avendo in mano dinamite. Settore lusso: Babbo Natale si avvicina e di solito porta regali.

SE ARRIVA IL CONTO...

Fa sempre molto comodo al Centrosinistra quando gli agguerriti giornali della scuderia De Benedetti (Repubblica e Espresso) si scatenano contro il Centrodestra. Fa comodo in campagna elettorale (e non solo) poter contare su questi "asset". Ma se poi l'ingegnere vuol dire la sua (ovviamente mi riferisco all'intervista di oggi sul Corriere, quella in cui De Benedetti in sostanza si schiera a favore della coppia Rutelli-Veltroni a scapito di Prodi) allora le cose non vanno più bene. E beh, avete capito male, molto male. E' come al ristorante: se si entra in un certo locale e si mangia, dopo c'è sempre un conto da pagare. Ed è giusto che sia così. Ingenuo, molto ingenuo, chi dovesse pensare di fregare una vecchia volpe come l'ing De Benedetti. In questo senso, non avrei dubbi: le volpi mangiano le mortadelle, non il contrario ;-)

01 dicembre 2005

LA NATURA DI MONTEZEMOLO /2

Vi segnalo che l'amico Imprenditore sul suo blog interviene sul tema da me sollevato nel precedente post ("La Natura di Montezemolo"). Il dibattito è dunque aperto...

LA NATURA DI MONTEZEMOLO

Su questo ha perfettamente ragione Cesarone Romiti quando dice che "Montezemolo non è un imprenditore, ma un dirigente". Dunque, non è forse una grossa anomalia che Luca Cordero di Montezemolo, il primo manager della Fiat ma non il proprietario dell'azienda Fiat, sia il presidente di Confindustria, ovvero l'organizzazione che rappresenta gli industriali italiani (proprietari di industrie)? Forse, era più logico che facesse solo il presidente di qualche associazione di dirigenti...

VERY FAST

E' ripartito alla carica il titolo Fastweb sul listino di Piazza Affari. A scatenare gli acquisti e' ora il Financial Times che ipotizza che ci siano addirittura cinque fondi di private equity potenzialmente interessati ad acquisire la società di Silvio Scaglia. Lo stesso giornale dice comunque che difficilmente un accordo potrebbe arrivare già entro fine anno.

DIGERITO RITOCCO

Oggi la Banca centrale europea di mister Trichet dovrebbe ritoccare i tassi di interesse, fermi ormai da diversi anni. Si parla di un aumento nell'ordine dei 25 punti base. Dobbiamo aspettarci particolari contraccolpi sul listino di Borsa? Personalmente, non credo proprio. A questo punto infatti il ritocco se lo aspettano proprio tutti, da settimane. Dunque, la cosa dovrebbe essere ormai scontata dal mercato. Già pienamente "digerita".
Post precedenti:

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