29 aprile 2006

MERCATO DELLE VACCHE


Come previsto, la nuova legislatura parte in modo indecoroso. Per l'elezione del suo presidente, il Senato ha dato uno spettacolo tragicomico. Con i "franceschi tiratori", come giustamente sono stati prontamente definiti, che, inutile non volerne prendere atto, hanno fatto la loro indecente trattativa sottobanco. Roba da mercato delle vacche. Anzi, peggio, visto che nei mercati del bestiame i negoziati almeno si fanno alla luce del sole. Che dire a questo punto? Beh, forse, c'è effettivamente da sperare che questa legislatura, cosi' nata male, finisca il prima possibile. Con il ritorno alle urne. In ogni caso a mio avviso l'ipotesi di un governo tecnico di transizione potrebbe non essere stata definitivamente sepolta. Chissà, magari a sorpresa, magari con un accordo-blitz targato D'Alema-Berlusconi, Ciampi potrebbe essere riconfermato e subito dopo Mario Monti potrebbe avere l'incarico di formare un esecutivo.

28 aprile 2006

BLOGOSFERA NEWS


Vi segnalo con grande piacere un nuovo blog. Si chiama "Jarhead" e questo è il relativo indirizzo internet: www.jarhead.altervista.org. Lo ho inserito anche nella blog-list fissa qui a fianco a destra nel menù generale di Fuorimercato. Jarhead è il blog di "Pinguino folle". Non perdetevelo.

DICUNT...

I rumors del giorno. Gamberale pronto a mollare Autostrade, in disaccordo con gli spagnoli di Abertis? Ligresti "rimbalzato" dalle Generali di Trieste?

27 aprile 2006

OBIETTIVI ROMANI

Ho la sensazione che ci sia in giro qualcuno che sta cercando di mettere zizzannia tra Geronzi e Arpe. Un qualcuno che li sottovaluta però...

SARAS

Pare proprio avere il vento in poppa, almeno in collocamento.

PIAZZAFFARI

Da qualche settimana vado dicendolo: l'aria che tira non mi convince piu'. Dopo mesi in cui sono stato pure io incrollabile rialzista, non e' che d'improvviso voglio fare il gufo ;-) E' che davvero, cosi' a fiuto (e ovviamente potrei sbagliarmi) sento aria di storno. Per questo, come sapete, già da un po' ho "alleggerito". Comunque, ognuno fa come crede. Questione di propensione al rischio. Io rinnovo l'invito alla prudenza. E poi - pure questo lo ribadisco - maggio e' un mese che borsisticamente parlando mi fa abbastanza storcere il naso.

NASSIRIYA


Cossiga: "Il 25 aprile Milano ha chiamato, il 27 aprile Nassiriya ha risposto".

26 aprile 2006

NUOVI NAZIFASCISMI

Curioso che chi si raduna per festeggiare l'anniversario della liberazione dai nazifascisti poi si comporti proprio come un nazifascita (facendo scappare un ottantenne ex deportato in un campo di prigionia nazista, "reo" di essere padre di Letizia Moratti, e bruciando bandiere della brigata ebraica, che alla resistenza antinazista partecipò). Di quei nazifascisti ci siamo liberati tanti anni fa, speriamo prima o poi di liberarci pure di questi nuovi nazifascisti. Sia chiaro: non sto parlando di tutta la sinistra, ma di quella vasta porzione di sinistra intollerante e forcaiola che rappresenta un male per il Paese e per la stessa sinistra (continuando di fatto a bloccare l'affermazione delle componenti riformiste e avanzate).

PAELLA ON THE ROAD


Caso Autostrade: in effetti non mi sembra proprio che il piattino cucinato dagli spagnoli di Abertis riesca poi a risultare così appetitoso sui mercati. In fondo, l'operazione è davvero ancora tutta da capire. Prudenza.

25 aprile 2006

NUOVO STILE RIVOLUZIONARIO


Il comandante Marcos fa davvero una gran vitaccia, parecchio scomoda: si aggira col passamontagna in testa tra gli impervi monti e le povere pianure del Chiapas. Il subcomandante Fausto (come molti lo chiamano e credo che lui gradisca...), che a Marcos ando' pure a far visita, gira da sempre in giacca e cravatta (non disdegnando se capita un maglioncino di cachemire) tra i palazzi della politica e i salotti tv (e alle manifestazioni a volte ci e' andato pure in Lacoste). Un anti-capitalista effettivamente un po' diverso da Marcos almeno nelle abitudini. Ora, il subcomandante Fausto si prepara addirittura a diventare presidente della Camera. Magari pure con l'auto blu e la scorta. E non glielo hanno imposto, è stato proprio lui a battere i pugni sul tavolo per avere la super poltrona. E allora ecco il mio dubbio: non è che le sue recenti bellicose uscite a sorpresa in chiave anti-Mediaset (roba che ha fatto storcere il naso pure a gran parte del centrosinistra) rispondono in realtà ad un tentativo di cercare di spostare l'attenzione da questa sua ulteriore ascesa in termini di potere? Il subcomandante Fausto lo vota gente che fa fatica ad arrivare alla fine del mese. Lo votano comunisti idealisti e movimentisti. Lo hanno votato pure i no-global, ovvero l'area più anti-sistema della variegata galassia di sinistra. Ebbene, se tutta questa gente per un attimo si fermasse a pensare al "lifestyle" del loro leader, soprattutto ora che l'Unione andrà al governo, siamo sicuri che qualcuno di questi effettivamente non potrebbe cominciare a provare qualche primo piccolo, diciamo cosi', senso di disagio? Alle manifestazioni con Rifondazione Comunista sventolano sempre molte bandiere con l'immagine di Che Guevara. Pure il Che ha fatto una vita parecchio scomoda. Alla frequentazione dei palazzi del potere castrista ha preferito la guerriglia in giro per l'America Latina, fino ad essere fatto fuori in terra boliviana.

20 aprile 2006

COME DA COPIONE

Già litigano per le presidenze di Camera e Senato (figuriamoci quando si tratterà di assegnare i ministeri!). Insomma, come previsto, dall'Unione si va verso la Dis-Unione, a tempi di record. Perchè il centrosinistra è così prevedibile in quanto a litigiosità interna?

"GRANDI" IN CHE COSA?


Oggi sui "grandi" giornali italiani c'erano dettagliati servizi sulla vita in cella di Stefano Ricucci (cosa mangia, quanto piange, di cosa si dispera etc etc). Informazione? Secondo me trattasi di semplice sciacallaggio. Morboso voyeurismo genere Grande Fratello per solleticare gli istinti piu' bassi del pubblico dei lettori e dunque vendere di piu'. I "grandi" giornali sono sempre pronti a fare predicozzi contro le cattive abitudini nazionali. Forse, in questo caso dovrebbero cominciare a dare il buon esempio evitando di spiare dal buco della serratura della cella di Ricucci. Un recluso - chiunque egli sia - merita un minimo di rispetto. Questo vuol stato di diritto. Devo dirlo: io questi "grandi" giornali nazionali (e volutamente insisto ad usare le virgolette) li reggo sempre meno...

STAGIONI


Si avvicina. Cosa? Maggio. Un mese che, borsisticamente parlando, non mi piace.

19 aprile 2006

BORSINO POLITICO

Scendono le azioni di Prodi, salgono le sue:

IL CASO RICUCCI /2

Significativo l'editoriale firmato da Dario di Vico oggi sulla prima pagina del Corriere (titolo: "Più garantismo, meno furbetti"). Eccone solo un passaggio per capirne la linea: "(...) il provvedimento di custodia cautelare emesso nei suoi confronti (Ricucci) dai magistrati romani non convince". Semplice nobile sortita ultragarantista e buonista di quella che doveva essere la preda (il Corriere) nei confronti di quello che doveva essere il predatore (Ricucci)? O, forse, visto che (stando almeno a quello che si vociferava negli ultimi giorni) la partecipazione azionaria di Ricucci in Rcs (quel 14% dato in pegno alla Popolare Italiana) stava ormai per essere definitivamente sistemata (piazzata a investitori graditi al variegato patto di sindacato del gruppo editoriale), la mossa a sorpresa dei pm romani (a proposito, di solito questi blitz non li fanno i pm milanesi?) ha finito per disturbare anche via Solferino?

IL CASO RICUCCI

No, nel mio piccolo non partecipo al linciaggio mediatico che e' scattato per Stefano Ricucci. Sia chiaro: il personaggio non mi è mai stato simpatico e ovviamente sono sotto gli occhi di tutti ormai gli illeciti da lui commessi. Ma, appunto, questo mettere alla gran gogna dei media lui e pure la Falchi non mi convince del tutto. Per una serie di motivi. In primis perchè l'esposizione del colpevole al pubblico disprezzo non è pratica che mi piace. Tout court, chiunque sia il colpevole. Poi, perchè penso a come si sarebbero comportati gli stess media se Ricucci fosse riuscito a imporsi. Come? Ne sono certo: di colpo non lo avrebbero piu' dipinto come l'odontotecnico avventuriero e un po' cafone di Zagarolo, ma come un grande finanziere romano in grado di costruire da solo un impero. E pure la Falchi sarebbe diventata un gran signora maestra di stile e tendenze da imitare. In Italia sono tutti bravi a fare i forti con i deboli e i deboli con i forti. Media in testa. Ancora un altro motivo: questa visione del capitalismo nostrano diviso tra "furbetti" (cattivi) e "salotto buono" (bravi) mi fa semplicemente ridere. Bella favola per il popolo-bue. Forma e sostanza non vanno confuse: certi grandi capitalisti dietro eleganza british-style, capello brizzolato e aria da investitore illuminato in realtà non sono poi così tanto radicalmente e geneticamente diversi dai palazzinari-parvenu alla Ricucci. Altra considerazione: si è detto che se Ricucci fosse riuscito nell'operazione Rcs la tradizione super partes e indipendente del Corriere sarebbe stata compromessa; ebbene, oggi, con Ricucci che non è passato, il Corriere lo possiamo considerare super partes e indipendente, per esempio rispetto agli schieramenti politici?

18 aprile 2006

ACIDO MIX


Non bastavano paura dell'instabilità politica e scadenze tecniche in avvicinamento, ora c'è pure il caro-barile (con la nuova fiammata del petrolio verso quota 72 dollari). Un "cocktail" potenzialmente davvero parecchio acido per la Borsa...

LA LEGGE DEL CONTRAPPASSO

Proprio quelli che per anni, ogni volta che qualche giornale anglosassone sparava sull'Italia (esempio: l'Economist), correvano immediatamente a denunciare nostre figuracce all'estero (tradendo una esterofilia acritica e provinciale, ma spesso pure strumentale e in mala fede) adesso vengono prontamente stroncati dal glorioso Financial Times. Che addirittura paventa il rischio di una clamorosa uscita dall'euro dell'Italia di Prodi. Beh, davvero, chi di spada ferisce, di spada perisce. Bell'esempio (molto formativo) di legge del contrappasso. Fino a qualche settimana fa per il centrosinistra quello che scrivevano le testate economiche estere era indiscutibile vangelo. Ebbene, allora adesso accettino senza fiatare la bocciatura preventiva del Financial Times. Altrimenti sarà evidente, diciamo cosi', una certa loro disonestà intellettuale...

14 aprile 2006

TUTTO COME PREVISTO...


Antonio Di Pietro (ieri su Sky): "Sono appena uscito da una riunione dell'Unione dove per tutto il tempo hanno fatto finta di non vedermi. A un certo punto qualcuno mi ha chiesto: ma tu quanti seggi hai preso, quattro o cinque? E io ho detto: veramente venticinque. Quello che parlava di piu' era Mastella, che non faceva altro che chiedere posti: la presidenza del Senato e qualche ministero".

13 aprile 2006

RUMOR OF THE DAY


Rumor del giorno è sicuramente quello - vedere Repubblica - che ipotizza un interesse da parte dei Benetton e dei Marzotto per le quote di Ricucci in Rcs. Da notare che per ora dai diretti interessati non sono arrivate smentite secche ma "no comment"...

HEADER

Non mi piace l'idea di avere una grafica completamente "fissa". Per questo, ogni tanto, cambiero' la testata del blog (come potete vedere...), salvo poi tornare a quella "standard" (quella verde...). E, proprio a proposito di testata grafica, ringrazio "Pinguino folle" per quella (molto bella) che mi ha mandato via mail: dopo Pasqua prendera' il posto di questa con la Trabant verde. Chi, come appunto Pinguino folle, volesse per caso mandare una sua testata grafica Fuorimercato - "free", si intende ;-) - puo' scrivermi a fuorimercato@supereva.it

12 aprile 2006

METEOBORSA


Tempo da lupi. Se non lo avete già fatto, secondo me conviene davvero che vi mettiate al riparo...

11 aprile 2006

ED ORA VIENE IL BELLO... /3

Mentre il professore ci racconta che vuole governare per cinque anni (ma gli hanno spiegato bene qual'è il suo margine di vantaggio al Senato?), la Borsa frana (in chiusura l'S&P/Mib ha perso oltre il 2%). Ed e' solo l'inizio (delle vacche magre...). Meno male che - come avevo qui chiaramente e prontamente scritto - circa due settimane fa ho liquidato tutte le posizioni open sul listino e portato il fieno in cascina ;-)

ED ORA VIENE IL BELLO... /2


Prodi insiste: vuole provare davvero a fare un governo, seppur con una maggioranza cosi' risicata. Perfetto! Un bel danno al centrosinistra lo ha già fatto facendosi clamorosamente rimontare dal centrodestra (grazie soprattutto alle sue uscite sulle tasse che hanno fatto venire i brividi agli elettori del ceto medio). Ora, proprio insistendo nel voler tentare di mettere in piedi un esecutivo su basi parlamentari a dir poco traballanti, aggiungerà danno su danno, trascinando la sua coalizione nel ridicolo (a qualunque persona con un minimo di sale in zucca, di destra o di sinistra, è evidente che l'Unione non ha i numeri sufficienti...). Il governo Prodi? Non me lo voglio perdere per nulla al mondo. Per gli "spettatori" sarà uno show piu' divertente di Zelig e Le Iene. Per la sinistra sarà puro "tafazzismo" autolesionista. Dunque, Prodi for president! Che a nessuno venga in mente, con trovate tipo governo tecnico, di privarci di questo ineguagliabile spettacolo.

ED ORA VIENE IL BELLO...


Voto: è di fatto un pareggio (la reazione della Borsa lo dimostra in modo chiaro), ma Prodi, con un pugno di voti in piu', vuole governare. Bene, e allora io dico: niente governi tecnici o soluzioni "pasticciate". Vuole governare? Governi. Lasciamogli fare un esecutivo. Anzi, invitiamolo tutti a farlo. Che poi, con solo 1 o 2 senatori in piu', voglio proprio vedere quanta strada puo' fare. Che gli italiani vedano, cosi' poi quando si tornerà al voto vediamo come andranno le cose...

10 aprile 2006

COLPO DI SCENA?

Il precedente post, qui sotto, lo avevo scritto (evidentemente rassegnato...) subito dopo le tre, quando, stando ai primi exit polls, sembrava che il centrosinistra avesse vinto con grande margine. Poi pian piano, con l'arrivo delle proiezioni, lo scenario è cominciato a cambiare. E ora (è sera) i giochi sono completamente aperti. Dunque, sono tornato a incrociare le dita. Colgo l'occasione per chiarire un punto: io non mi ritengo un pasdaran del centrodestra, anzi. Del centrodestra ho visto e continuo a vedere i tanti (troppi) limiti. Ma, dovendo scegliere e soprattutto non sopportando Prodi e una certa sinistra forcaiola, giacobina e integralista (quanto vorrei vedere finalmente anche in Italia una sinistra realmente riformista e avanzata!), ho deciso appunto di votare il centrodestra (e di sostenerlo anche in questo blog, alla mia maniera, come ho fatto nelle ultime settimane). Spero di aver spiegato chiaramente le ragioni della mia posizione. Rispetto chi ha votato per il centrosinistra. E spero che gli eventuali lettori di questo blog che avessero votato per Prodi capiscano e rispettino questa mia idea e non me ne vogliano troppo. Ora torno a seguire in tv le proiezioni e non aggiungo altro per scaramanzia ;-)

EFFETTO MORTADELLA


L'"Italia di Prodi": già scriverlo mi provoca disagio e preoccupazione. Vabbè, siamo sopravvissuti a tante cose, sopravviveremo pure a questo. Speriamo solo di non dovercelo tenere per cinque lunghi anni. Confidiamo quindi nella solita litigiosità del centrosinistra ;-)

06 aprile 2006

VIDEOGAMES

Una volta (primi anni ottanta) c'era Pac Man (indimenticabile videogame). Adesso nel nuovo millennio c'e' Tax Man. La differenza? Beh, Pac Man faceva simpatia, Tax Man invece fa solo paura. Azzeccatissima direi la vignetta firmata dal Giulivo:

04 aprile 2006

MATCH POINT?

Bisogna ammetterlo: l'annuncio a sorpresa dell'abolizione dell'Ici fatto da Berlusconi nel suo appello finale durante il teleduello di ieri sera (quando Prodi aveva già fatto il suo e dunque senza piu' possibilità di replica) è stato sotto il profilo della comunicazione una vera genialata. Alla fine il messaggio passato è stato quello che da una parte c'è uno che le tasse le vuole aumentare, mentre dall'altra uno che le vuole tagliare. Certo, chi ha già deciso di votare a sinistra non cambia idea (cosi' come peraltro chi ha già deciso di votare a destra). Ma a questo punto non contano piu' nulla i decisi, contano solo gli indecisi, i decisivi indecisi (saranno loro a far pendere l'ago della bilancia da una parte o dall'altra). Con questa mossa sull'Ici Berlusconi ieri sera puo' aver davvero convinto a votare a destra molti di questi indecisi. Su tutta questa storia delle tasse, Prodi si è veramente dato la zappa sui piedi. Prima ha spaventato il ceto medio rivelando l'intenzione di voler aumentare le tasse sulle rendite finanziarie e di voler reintrodurre quelle sulla successione (imposte davvero odiose!). Poi, accortosi di aver fatto il patatrac, ha cercato di recuperare riprecisando le soglie di applicabilità (dai 250mila euro si e' passati in modo davvero poco credibile e dilettantesco a non meglio precisati "diversi milioni di euro"). Insomma, ieri sera Berlusconi con l'affondo ad effetto sull'Ici ha semplicemente schiacciato una palla che gli è stata alzata da Prodi...

03 aprile 2006

UNA CANDELA PER TOMMY

TASSA DI SUCCESSIONE

Prima hanno parlato di una soglia attorno ai 250mila euro, poi si sono corretti parlando di non meglio precisati "svariati milioni di euro". Idee confuse, direi, anzi molto confuse. E la preoccupazione (almeno la mia...) aumenta...

01 aprile 2006

POTERI FORTI

Dopo la debacle vicentina della "prima fila" di Confindustria, anche Antonio D'Amato può tornare a farsi sentire. Ha votato no in giunta di Confindustria alla linea Montezemolo. Ha dichiarato che i poteri forti sono la palla al piede dell'imprenditoria. Che sono super indebitati. Che investono nella carta stampata non per un disegno industriale ma semplicemente per controllarla. Certo, ad animare D'Amato in queste sue sortite è probabilmente la voglia di rivincita, la voglia di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Però a mio avviso è tutto condivisibile. Atti e parole.

METEOBORSA

Ribadisco quanto già scritto questa settimana (vedere post "Trader in rada"): l'aria che tira non mi convince. Magari mi sbaglierò, però io adesso preferisco, come si dice, rimanere alla finestra...
Post precedenti:

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