E sì, proprio così, tra i "riti" di fine anno, un po' come i fuochi di artificio o lo zampone con le lenticchie, ci sono pure le previsioni per i mercati finanziari per l'anno alle porte, con analisti e "esperti" più o meno credibili che in questo senso finiscono con l'assomigliare a chi fa l'oroscopo. Per carità, non ho niente contro questa usanza. Può essere una cosa utile, un'occasione per fermarsi e cercare di riflettere. E' semplicemente che credo sempre più che questi mercati vadano seguiti con un orizzonte "corto" e che fare appunto previsioni sull'arco di dodici mesi sia ormai molto difficile, al limite del puro esercizio teorico o del "gioco". In più devo dire che a questo fine anno io ci arrivo sentendo di aver perso in questi ultimi mesi feeling proprio coi mercati. In questa fase li capisco di meno, tendo a sbagliare approccio, ho sbagliato in diversi passaggi. Giusto e doveroso che io l'ammetta pubblicamente. Per tutte queste ragioni lascio ad altri fare le previsioni per il 2007. Io mi limito a due considerazioni, peraltro di segno opposto. Da una parte secondo me c'è una situazione dei listini ormai tirata (ribadisco che in questo autunno i mercati in diverse occasioni mi sono parsi "drogati", parecchio "artificiali"...), dall'altra c'è un bull market che finora non si è ancora nutrito del classico "big money" in arrivo (di solito in fase finale di trend) dal "retail" (dal cosiddetto "parco buoi"). Dunque, se ci sarà un ciclo davvero completo, c'è da aspettarsi che, magari dopo qualche fase di congestione e correzione, il mercato si gonfi proprio sull'effetto retail per il "gran finale", con tanto di successivo cerino lasciato in mano poi a quelli che al tavolo si sono seduti per ultimi. Personalmente intendo continuare a fare solo operazioni molto mirate. Cercando di cogliere le occasioni, ma lontano anni luce dall'entusiasmo facilone. Queste le intenzioni di fine anno, anch'io alla fine ricado nei miei riti ;-)