Il regno del dollaro
Qualche tempo fa ho parlato di una possibile correlazione tra tutti questi intrighi russi e la volontà del Cremlino di provare a spezzare il rigido e storico rapporto petrolio-dollaro. Ora c'è pure l'Iran che, come ben raccontato da Finanza e Politica, dice addio al biglietto verde e converte tutto in euro. Si potrebbe discutere poi molto del tema valutario in Cina. Cosa voglio dire? Semplice, anzi semplicissimo: che tutti continuano a parlare delle guerre per il petrolio, ma, forse, la guerra vera, sotterranea, non è tanto per il greggio quanto proprio per il dollaro. Gli Stati Uniti esercitano da sempre la loro influenza mondiale attraverso due "leve": quella militare e quella valutaria. Gli americani devono poter svalutare la loro moneta quando hanno bisogno di ridare fiato all'economia e, soprattutto, hanno tutti quei vantaggi dovuti al fatto che il dollaro è valuta mondiale di riferimento. Se qualcosa si incrinasse in tutto questo meccanismo è evidente che gli Usa potrebbero avere problemi grossi. Dunque, davvero, per capire cosa sta succedendo nel mondo forse bisognerebbe proprio seguire più questa pista rispetto ai triti e ritriti discorsi sul petrolio...
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