La Finanziaria Song

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Maxela

Questo messaggio lo ho già postato su Buon Appetito Milano, ma lo riporto comunque anche qui:
ringrazio ancora il mio amico Fabio (sempre gentilissimo!) per avermi invitato alla inaugurazione del Maxela, nuovo ristorante milanese (via Villoresi, zona Navigli) che da ottobre offrirà i suoi piatti ispirati alla tradizione culinaria genovese. Purtroppo non potrò essere presente la sera dell'inaugurazione, ma comunque appena capita l'occasione ho sicuramente voglia di provare questo nuovo ristorante. E lo stesso consiglio ovviamente a tutti!

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Senza ritegno

Questi cinesi taroccano proprio tutto. Guardate questa. E' la "Polystation", clone della Playstation:

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Sexy finance

L'ultimo "guru" dei mercati finanziari sui media made in Usa: Sara Underwood. Segni particolari: playmate...


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E' resuscitato Virgilio

Nostalgia di Virgilio
Caricato da felice_ritorno

Vi siete accorti della novità online? Telecom ha fatto resuscitare il marchio internet Virgilio. Basta digitare www.alice.it per rendersene conto. Virgilio, storico brand del web italiano, era sostanzialmente andato in pensione proprio per lasciare tutta la scena ad Alice. Ora evidentemente è stato richiamato in servizio. Strategia non più a marchio unico (Alice) ma bi-marchio: Virgilio per il portale, Alice per la banda larga. Personalmente mi sembra una scelta giusta, e poi, devo ammetterlo, il vecchietto della storica pubblicità di Virgilio (quello che si vede nel video qui sopra) mi era troppo simpatico!

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Falce e carrello /2(audio e video)

Tra ieri e oggi questo blog ha avuto più accessi del solito. Ho provato a fare una piccola analisi e credo che molti siano arrivati qui via Google alla ricerca di informazioni su "Falce e carrello", il libro accusa (contro il sistema Coop) di Bernardo Caprotti, proprietario di Esselunga, di cui ho parlato molto brevemente ieri solo per dire che per oggi c'era in programma una sua conferenza stampa a Milano, che come previsto c'è stata. Ecco, visto che appunto c'è chi evidentemente via Google arriva qui alla ricerca di informazioni su questo tema, ho provato io stesso ora a cercare materiale sulla conferenza stampa. Quello che ho trovato (sul sito del Sole) è un servizio audio dell'evento:
CLICCARE QUI PER ASCOLTARE CAPROTTI CHE PARLA DI "FALCE E CARRELLO", DELLE ACCUSE ALLE COOP, E DI ESSELUNGA (SMENTITA PER ORA LA VENDITA).
La copertina del libro invece la si trova in un servizio di Affari Italiani, che ha già caricato su Libero Video anche un VIDEOCOMMENTO:


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Il sindaco Veltroni e la borgata Pinarelli

Caspita, guardate come conosce bene la sua città uno che come sindaco di Roma è stato da molti indicato come un modello. Proprio un bel modello ;-) Mentre era sul palco della festa di Azione Giovani di qualche giorno fa, dal pubblico a Veltroni è stata rivolta una domanda sulla situazione della borgata Pinarelli. Che c'è di strano? Semplice: la borgata Pinarelli a Roma non esiste. Esiste solo in un film di Thomas Milian e Bombolo! Come ben si evince dal video che riporto qui sotto il sindaco di Roma non lo sa, comincia a farfugliare una risposta vaga e generica, e poi si secca pure quando gli fanno giustamente notare che ha fatto una figuraccia. Guardatevi l'imperdibile ed esilarante video (prima che magari lo facciano sparire da YouTube come era successo con il video dell'intervista in cui Veltroni ribadiva a Fabio Fazio la sua solenne promessa di lasciare la politica una volta conclusa l'esperienza di sindaco):


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Falce e carrello

Grande attesa per la conferenza stampa di domani a Milano in cui Bernardo Caprotti, patron di Esselunga (ora in vendita), presenterà il suo libro anti-Coop. Eccezionale il titolo: "Falce e carrello". Edito da Marsilio, prefazione di Geminello Alvi.

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Osteria Italia

In un Paese in cui di colpo sembra che l'agenda politica la fissi uno il cui motto è "vaffanculo" comincia a sembrare quasi normale che un ministro, invitato a confrontare l'andamento del Pil italiano con quello del Pil tedesco, risponda con un bel "Che ce ne fotte della Germania?" (e giù tutti a ridere sguaiati come in una bettola di periferia, mentre, volendo proprio guardare il pelo nell'uovo, si è in una trasmissione di approfondimento del servizio pubblico...), e che un ex-ministro davanti al banalotto slogan "Aboliamo le province" non si trattenga e si lasci scappare a microfono aperto un "Ma che cazzo dice?". Una volta si parlava di Sistema Italia, adesso forse sarebbe meglio parlare di Osteria Italia.



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Il punto

Parliamo della situazione di Borsa dopo il taglio dei tassi deciso dalla Fed. Alcune considerazioni. Già dai ribassi di agosto come avete potuto leggere a me personalmente tutto questo clima da panico tipo vigilia di crisi del '29 (clima che come abbiamo più volte sottolineato è stato parecchio gonfiato dai soliti superficiali media, che è sempre meglio prendere con le pinze...) non mi ha mai convinto. Questo scrivevo ad agosto cercando di provare a fare un ragionamento in termini di trend di lungo periodo, dunque cercando di riflettere sul trend rialzista che è sostanzialmente partito nell'estate del 2003: "La mia sensazione è che lo storno non riuscirà a invertire il senso rialzista del macro-trend di fondo (un'altra gamba al rialzo secondo me ci sta ancora tutta), quindi potrebbe rappresentare semplicemente l'atteso fisiologico spurgo". Ribadito per l'ennesima volta che non mi considero nè un "guru" e nè tantomeno un "esperto" e che semplicemente su questo blog racconto le mie sensazioni di trader "fai-da-me", io resto appunto ancora della medesima idea. Secondo me in una ottica di lungo periodo manca ancora una bella "gamba" rialzista finale, quella che classicamente porta dentro i soldi del "retail". Ancora una volta si dimostra che cedere al panico è comunque sempre un errore. Guardate, è bastata la mossa della Fed per "raddrizzare" il mercato in un secondo. Gli "impanicati" e gli "shortisti" sono stati spiazzati. Certo, non si può essere così ingenui da pensare che in un lampo i problemi, come quello subprime, spariscano (non è così), però il segnale dei mercati è notevole (nello specifico io continuo a guardare in direzione bancari e petroliferi). Altra e ultima considerazione: la Fed ancora una volta si è dimostrata molto più proattiva della Bce. Come ho già avuto modo di dire, sono tra quelli che pensano che in tema di politiche economiche delle banche centrali noi europei abbiamo ancora un gap (a nostro sfavore) rispetto agli Usa.

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Vota Buon Appetito Milano

Come sapete, oltre a Fuorimercato ho anche un altro blog, di tema molto diverso: Buon Appetito Milano (cliccare qui per andare al sito www.buonappetitomilano.blogspot.com). Visto che in occasione di "Squisito", evento "goloso" che si terrà dal 28 al 30 settembre a San Patrignano, torna il Blog Cafè con la classifica dei migliori blog enogastronomici italiani, se vi va di segnalare proprio Buon Appetito Milano potete farlo molto semplicemente CLICCANDO QUI E INDICANDO LA VOSTRA PREFERENZA. Grazie in anticipo a quelli che eventualmente decideranno di farlo.

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Effetto Northern

Certo che vedere i clienti della Northern Rock tutti in fila per cercare di ritirare i propri risparmi fa effetto. Sembra di rivedere gli argentini che facevano la coda fuori dalle banche ai tempi del crack dei tango-bond. Credo comunque che, ancora una volta, sia fondamentale non cedere all'irrazionalità. Nel senso che Northern Rock non vuol dire tutto il sistema. Se Northern Rock collassa, non vuol dire assolutamente (!) che tutto il sistema debba fare lo stesso. Insomma, se il panico alla Northern Rock o casi simili ha un suo senso, quello generalizzato non ce l'ha. E, ancora una volta (ne abbiamo già parlato in agosto...), attenti ai media: un po' per superficialità (scarsa preparazione economica...), un po' per interesse (i titoloni da paura fanno vendere di più..) si buttano sempre voracemente sulle crisi finanziarie (un po' come si buttano sui delitti di Cogne o Garlasco...) contribuendo così pesantemente a creare un clima da panico (salvo poi magari bellamente dimenticarsi della cosa dopo due giorni perchè c'è da parlare di un nuovo giallo di cronaca o del nuovo flirt di una velina...).
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La repubblica delle vaffa-banane

Ora Grillo dice che metterà il suo "bollino" sulle liste civiche che si ispireranno al suo Vaffa-day. Metterà il bollino sulle liste, un po' come la Chiquita lo mette sulle banane. Eccolo il "futuro": la repubblica delle banane delle vaffa-liste...

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Scully is back

Avevo tolto il link al suo blog pensando che avesse chiuso. Invece ora l'Agente Scully è di nuovo online, e mi ha pure tirato le orecchie ;-) Rimetto con gioia il link e consiglio a tutti di visitare il sito www.agentescully.blogspot.com.

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Ben venga Ryanair!

Lo dico subito: qui si alza bandiera irlandese! In casa Alitalia ha prevalso ancora una volta il solito romano-centrismo che ha portato la compagnia ad arroccarsi a Fiumicino? Bene, Alitalia se ne stia pure a Fiumicino (vedremo che fine farà...), ma nel frattempo Malpensa sta giustamente dimostrando il suo potenziale. C'è la coda per gli slot lasciati da Alitalia e ora c'è pure l'offertona della irlandese Ryanair. Se qualcuno pensava che senza Alitalia l'hub di Malpensa sarebbe morto, ora comincia ad esserci la prova che le cose stanno molto diversamente. E francamente non ci voleva un genio per capire che come hub italiano Malpensa è potenzialmente meglio di Fiumicino (certo che se uno ha le fette di salame romano sugli occhi non se ne accorge...). Con il ritiro a Fiumicino, Alitalia rischia di aver spianato la strada a aggressivi concorrenti come Ryanair interessati a rafforzarsi in Italia. Complimenti agli strateghi! Come si dice, hanno voluto la bicicletta, ora pedalino! A questo punto, ben venga Ryanair a Malpensa con i suoi voli a prezzi bassi, ben venga la piena concorrenza. E basta una volta per tutte a iniezioni di soldi pubblici nelle casse della compagnia di bandiera. Perchè di bandiera semmai preferiamo quella irlandese ;-)

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E noi paghiamo...

Segnalo questa ultima iniziativa del blogfriend Geronimo Scalper. Ecco l'inizio della lettera aperta che ha pubblicato online indirizzata a Mastella (quello che giusto ieri, come riportato dal Corriere, le lungimiranti associazioni di consumatori hanno indicato come buon esempio "per tutti i politici di sinistra e di destra") e in copia a Rutelli: "Egregi Signori, informati della Vostra partecipazione al Gp d'Italia, come contribuenti gradiremmo sapere la spesa del viaggetto in quanto abbiamo intenzione di chiedervi rimborso per quanto avete speso alla faccia nostra. In altri Paesi un ministro si sarebbe dimesso, in altri ancora sarebbe stato costretto alle dimissioni o quantomeno a chiedere scusa...". CONTINUATE A LEGGERE LA LETTERA SUL BLOG GERONIMO SCALPER (CLICCARE QUI).

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Lo sciopero del pacchero

Come anticipato ieri, oggi, alla faccia dello "sciopero della pasta" (che francamente mi è sembrata più che altro una bella "trovata pubblicitaria" delle varie associazioni di consumatori...) in pausa pranzo mi sono fatto un bel piatto di pennette. Ancora con più gusto avendo letto questa mattina sul Corriere di Mastella "testimonial" della cosa, lodato proprio dalle associazioni dei consumatori come esempio "per tutti i politici di sinistra e di destra". Addirittura! Certo che se in Italia ad un politico basta non mangiare pasta per un giorno per essere indicato come un modello non è che poi siamo effettivamente messi così bene. Comunque, povero Clemente: ha fatto sapere che oggi (e solo oggi) avrebbe rinunciato al suo piatto di paccheri alla ricotta. Poverino, non è che ci deperisce troppo? La lezione di tutto questo: proprio uno sciopero del c... pardon, volevo dire del pacchero ;-)

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Meglio cambiare, nè?

I cinesi di Hutchinson Wamphoa starebbero valutando la possibilità di vendere 3 Italia (dopo la mancata quotazione...): il rumor è pubblicato oggi dal Times. Forse stanno pensando di seguire anche loro, a loro modo, il suggerimento della Litizzetto ;-)

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Domani, bucatini!

Per domani (giovedì 13) alcune associazioni di consumatori, insieme a Coldiretti, per protestare contro il carovita hanno indetto lo "sciopero della pasta". Uno sciopero simbolico, evidentemente. Già, perchè mica solo spaghetti e maccheroni rincarano. E poi mica non mangiando pasta per un giorno si risolve davvero qualcosa. Ma a questo punto mi domando: a cosa serve (concretamente) uno "sciopero" così "simbolico", così tanto ad uso mediatico? Di fatto secondo voi avrà più come effetto concreto e immediato quello di far scendere i prezzi di pasta e pane, o quello di far parlare sui media di queste associazioni di consumatori? Nel dubbio domani penso proprio di farmi un bel piattone fumante di bucatini all'amatriciana ;-)

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Attento al naso...

Prodi dice che nella nuova Finanziaria in cantiere non ci saranno nuove tasse. Direi che è credibile come un vampiro che dichiari di voler fare il donatore di sangue ;-)

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Non dimenticare mai

Per come la vedo io, non dimenticare vuol dire andare fino in fondo nella lotta contro chi, in modo vigliacco, ha ucciso migliaia di persone innocenti quell'11 settembre del 2001. Fino in fondo, costi quel che costi. Io la penso così.

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Un bel "vaffa" a Grillo

Parliamo del Vaffanculo-Day di Beppe Grillo (rivediamolo Grillo nella foto qui a fianco, lui, da sempre paladino delle energie pulite, mentre si sollazza su uno di quei superinquinanti motoscafi). Il mio vaffanculo va a Beppe Grillo. Sì, proprio a lui. Come ho già avuto modo di dire in passato, il Grillo comico mi è sempre piaciuto, mentre il Grillo predicatore mi fa orrore. E' solo una pericolosa e irresponsabile miscela di qualunquismo, demagogia da quattro soldi, banalità, volgarità, violenza verbale e istigazione forcaiola all'odio che può piacere solo a menti deboli, a poveretti che trovano forza solo quando si sentono in branco. La politica italiana è malata, certo, ma questa non può essere la cura. La storia come sempre insegna. Prendete la Francia di fine settecento. Il sistema era corrotto e malato. La cura violenta, sostenuta dal branco, è stata quella della rivoluzione di Robespierre, che ha portato come noto agli anni bui del Terrore con i processi di piazza e la ghigliottina facile. Se si è davvero democratici e liberali mai e poi mai si possono seguire i demagoghi che aizzano la piazza e che alzano le gogne. Al contrario bisogna combatterli, perchè alla fine portano solo violenza. La loro cura finisce sempre per essere peggio della malattia. E poi, ricordiamocelo sempre, Grillo è uno che si scaglia contro i condannati in via definitiva quando proprio lui è stato condannato in via definitiva per omicidio colposo aggravato. Certo, lui non siede in Parlamento. Ma, se si chiede che proprio gli eletti non abbiano sentenze alle spalle (e io comunque non la penso così, perchè la giustizia italiana spesso sbaglia e perchè comunque se uno ha pagato secondo me deve avere sempre una seconda chance) non dovrebbe essere così anche per quelli che lo chiedono ergendosi a capo-popolo? Per tutto questo aderisco anch'io al Vaffanculo Day di Grillo per dire vaffanculo proprio a Grillo.

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Spy in Vodafone ;-)

Avete visto in tv il nuovo spot della campagna Vodafone "Life is now", quello in cui stavolta Gattuso chiede al pubblico di interagire mandando un Sms per vincere una Mercedes Slk? Non vi è tornato in mente niente? Beh, allora vuol dire che vi concentrate davvero poco sui miei soliti "cripto-rumors" (soprattutto vi siete poco concentrati su quelli di luglio... ) ;-)

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Lo sporco sotto il tappeto...

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Stile Lidl

Parodia internettiana delle offerte promozionali Lidl che ogni tanto fanno capolino tra gli spot tv. Mi ci sono imbattuto per caso su YouTube. Eccola:


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Le Alicomiche

Dunque, già da mesi e mesi dovevamo venderla l'Alitalia e ora invece ci troviamo di fronte ad un nuovo aumento di capitale. Insomma, nuova maxi iniezione di soldi in vista, che sappiamo tutti poi che fine faranno. E questo perchè, come abbiamo già avuto modo di dire, il nostro governicchio invece di cercare di aprire qualche trattativa privata (ad esempio con Air France) senza mettere pretenziosi paletti ormai fuori luogo visto lo stato di Alitalia si è incaponito a voler fare una grandiosa asta pubblica che alla fine si è trasformata nell'ennesimo fallimento. Intanto il valore borsistico della compagnia (quindi de facto quello che si può chiedere ad un eventuale compratore) è ulteriormente sceso in modo pesante. Ora c'è di nuovo questa patetica polemica su Malpensa e Fiumicino. Se è evidente che Malpensa ha molto più le carte in regola per essere hub europeo, col nuovo piano industriale presentato ha vinto Fiumicino (il potere in Italia resta ahimè sempre e comunque romano-centrico). E' la solita vittoria da teatrino. Già, perchè tanto se l'Alitalia resta da sola non fa molta strada, mentre se arriva un compratore sarà questo a decidere quale hub usare e volete scommettere che mollerà proprio Fiumicino?

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