11 buoni motivi per dire NO agli aiuti di Stato alla Fiat
2. Perché, se è vero che anche negli Usa si vara il piano auto, lì in questi termini e con queste dimensioni è sostanzialmente la prima volta, mentre da noi è da una vita che Fiat viene periodicamente aiutata dallo Stato. Alla Fiat sono già state date montagne di soldi.
3. Perché in questi ultimi anni Montezemolo e Marchionne si sono volentieri fatti celebrare da quei media sempre compiacenti e generosi nei confronti di casa Fiat con la storia della "grande ripresa". Ebbene, se la ripresa è stata davvero così prodigiosa come ci è stato raccontato, possibile che è bastato qualche mese di crisi per ribaltare radicalmente tutto?
4. Perché sempre in questi ultimi anni la Fiat è tornata ad ergersi a icona del "made in Italy" salvo poi produrre uno dei simboli della "ripresa", ovvero la 500, in Polonia.
5. Perché la Fiat di fatto ora chiede un sacrificio allo Stato, dunque a tutti noi, ma poi mostra di non essere troppo disposta a farne lei. Esempio: perché, se è vero che servono urgentemente soldi, la Fiat per fare cassa non vende attività collaterali non strettamente necessarie a far andare avanti il settore auto come ad esempio quelle editoriali (il giornale La Stampa)? Non è forse giusto che casa Fiat, per salvare se stessa, inizi a farli prima lei i sacrifici, prima di chiederli al Paese intero?
6. Perché è insopportabile l'idea che quando ci sono gli utili alla Fiat se li mettono in tasca (non fanno certo donazioni in favore dello Stato), mentre quando ci sono le perdite si cerca di "scaricarle" sul sistema pubblico.
7. Perché tutte le dichiarazioni fatte in questi giorni sulle migliaia e migliaia di posti a rischio nel settore auto suonano come una sorta di ricatto. Il messaggio che passa sembra questo: o ci date subito i soldi o mettiamo una marea di gente in strada. Alla Fiat non sembrano nemmeno chiedere, ma piuttosto pretendere. Questi nel caso manco direbbero grazie al Paese che li aiuta.
8. Perché risulta odiosa l'idea che ancora una volta le piccole e medie imprese vengono lasciate in balia della crisi senza sostanzialmente nessun aiuto, mentre tutti i soldi vanno nella solita direzione del colosso Fiat.
9. Perché nel terzo millennio si fa fatica a vedere ancora nell'automobile il prodotto "centrale" per lo sviluppo. Perché questa montagna di soldi al settore auto e non ad esempio al comparto delle energie rinnovabili?
10. Perché, con una sensibilità ecologica che cresce nella stessa America dove finora sono stati prodotti macchinoni super inquinanti (il piano auto lì ora varato ha obiettivi proprio in questa direzione), noi ci troviamo ancora con una azienda come Fiat che ben poco ha fatto sotto questo profilo nonostante aiuti dello Stato lungo tutto la sua storia. A Milano ad esempio larga parte dei tassisti usa ormai auto ibride, che inquinano molto meno. Bravi. Peccato solo che siano tutte Toyota Prius. Se i giapponesi mettono ormai l'ibrido persino sui Suv (vedi ultimi modelli Lexus), cosa circola in questo senso di marchiato Fiat?
11. Perché suonerà pure populista dirlo ma è davvero difficile pensare come spiegare a quegli italiani che davvero finiranno stesi dalla crisi, o magari lo sono già, che milioni e milioni di euro lo Stato li darà ancora una volta agli "aristocratici" Agnelli, quelli che poi magari sulle pagine dei giornali patinati li vedi sciare a Saint Moritz, mentre per loro, "plebei", c’è al massimo una social card con una manciata di euro per comprare pane e latte e nulla di più.
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