Obama, il democristiano
Barack Obama non mi è mai piaciuto. Lo ho sempre dichiarato (e per questo, nonostante tutti i suoi evidentissimi limiti, ho fatto il tifo per McCain). Obama non mi è mai piaciuto perché fin dal primo minuto mi è sembrato tutta forma e niente sostanza. Una bella immagine costruita a tavolino e dietro poco o nulla di concreto. Un'abile operazione di marketing politico e stop. Insomma, come si dice, tanto fumo e poco arrosto. Il suo clamoroso silenzio davanti ai tragici fatti di Gaza mi sembra una prima monumentale riprova di tutto questo. Tutto quel coraggio da leone ostentato in campagna elettorale a suon di "change!" ha lasciato il posto a una super diplomatica prudenza che fa tornare alla mente i nostri vecchi politici democristiani. Ve li ricordate i notabili dell'"epoca d'oro" della Dc: si vantavano di saper parlare per ore senza sbilanciarsi in alcuna direzione. Già, meglio non esporsi troppo, meglio non prendere una posizione troppo precisa, così avrà pensato il buon Barack. Perché l'"anima democratica" spingerebbe forse verso le ragioni dei palestinesi, ma negli States c'è pur sempre quella lobby ebraica che conta così tanto (e che finanzia le campagne elettorali...). Nelle ultime ore, evidentemente pressato dagli eventi, Obama per la verità il silenzio ha cominciato a romperlo. Per dire cosa? Per dire che "è preoccupato per i civili". Ovvero una colossale ovvietà e nessuno sbilanciamento nella spinosa questione Israele-Palestina. Chi ha ragione secondo Obama? Mistero. In che direzione bisognerebbe muoversi secondo Obama? Mistero. Roba appunto degna della miglior tradizione democristiana. Più che Kennedy tutto questo francamente ricorda Andreotti...
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10 Commenti:
"Sarebbe imprudente da parte mia cominciare a inviare segnali sul fatto che siamo in qualche modo impegnati sulla politica estera mentre non siamo legalmente autorizzati a farlo" Dichiarazione di Obama fatta il 07/01/2008 (ieri).
Non può far niente se non va via Bush!
Non sono un sostenitore di Obama, ma mentre il suo silenzio ha inizialmente sorpreso anche me le sue dichiarazioni in merito mi sembravamo più che giustificate e sensate:
"Il mio silenzio -ha detto- non e' la conseguenza di indifferenza". "Ma in materia di politica estera non possiamo avere due amministrazioni in carica contemporaneamente", ha spiegato il presidente eletto, assicurando che affrontera' la situazione a Gaza non appena sara' insediato alla Casa Bianca.
La fonte è l'AGI:
http://www.agi.it/news/notizie/200901071938-cro-rt11331-art.html
Staremo a vedere...
Sì, vero, Obama ha detto che finchè c'è Bush lui non può muoversi. Peccato solo che proprio in questi giorni, come riportato da tutta la stampa mondiale, Obama abbia presentato le linee guida del suo piano per l'economia. Dunque, se si parla di politica estera, e quindi Gaza, c'è Bush e non può muoversi, se invece si parla di economia anche se c'è Bush può già muoversi. Mi sembra più che evidente che qualcosa non torna. Che la storia di Bush è solo una scusa, pure grossolana. La verità è che su Gaza Obama è in imbarazzo. Tutti si aspettano da lui una mossa che sparigli con la politica di Bush, quindi che vada in direzione dei palestinesi, ma, tanto per fare un esempio, tra i maggiori finanziatori della sua campagna c'è Goldman Sachs, ovvero il più famoso terminale finanziario della lobby ebraica americana. Obama non sa che fare e prende tempo con la scusa, patetica, che c'è ancora Bush. Come ho già scritto nel post, è penosamente democristiano. Alla faccia del change! E' questo il change promesso? Arridatece Bush!
Steve
sì, te li meriteresti Bush come te lo meriti Berlusconi che voleva difendere l'ialianità dell'italia ed oggi la rivende ad Airfrance a metà prezzo di Prodi..
ma un pò di autocritica no?
La Sec dal 1998 ha ispezionato 4 volte gli uffici di Madoff senza riscontrare irregolarità.. oggi se Dio vuole Obama ha cambiato i vertici voluti da Bush di quella e di altre agenzie (Cia).. vediamo se così si difende il risparmio che Bush a distrutto..
Su Israele oggi Bush direbbe che l'intervento è appropriato e indispensabile, il silenzio di Obama mi sembra già un enorme passo avanti ed una critica implicità pesantissima
Per l'anonimo del commento qui sopra:
beh, si vede che non leggi il mio blog con attenzione o forse sei solo offuscato dalla tua evidente faziosità. Su Alitalia ad esempio io ho espresso critiche sia nei confronti della politica di Berlusconi (che ho criticato pesantemente anche per l'aiuto alle banche, il piano per l'auto e il neo-dirigismo statalista!!!) sia nei confronti della politica di Prodi (per la perdita di tempo ai tempi dell'asta indetta da Padoa-Schioppa). Un po' di autocritica forse dovresti farla pure tu perchè evidentemente non hai seguito troppo bene il blog...
Come ho già detto altre volte il vero guaio del nostro Paese è questa sorta di guerra etnica destra-sinistra di molti. Ci sono quelli "di sinistra" per cui tutto quello che fa la destra è sempre e comunque male (come mi sembra nel tuo caso) e viceversa quelli "di destra" per cui tutto quello che fa la sinistea è male. A priori e sempre e comunque gli "altri" sono nemici da abbattere, criminali e chi li segue idioti.
Mi spiace se tu sei così, io no. In questo blog critico da una parte e dall'altra (basta vedere gli ultimi due post: Obama e Moratti) e cerco i meriti da una parte e dall'altra.
Ma sempre cercando di evitare i pregiudizi e la banalità. Tu sei così sicuro che il tuo commento sia libero da pregiudizi e banalità?
Beh, tornando a bomba sull'argomento del post dico solo che contestare Obama dopo 8 anni di sciaguratissima amministrazione Bush mi sembra proprio un atteggiamento figlio del pregiudizio che tu mi addebiti.. Ti seguo da diversi mesi,in effetti non da anni, ma come vedi ho atteso prima di dare un giudizio affrettato su ciò che leggevo.. è che oggi se devo vedere uno spiraglio per uscire dalla devastazione economica che stiamo vivendo lo vedo solo nei cambiamenti radicali nell'amministrazione statunitense.. non è una cambiale in bianco verso Obama, tranquillo che dubbi e spirito critico fanno parte da sempre del mio bagaglio (scrissi a novembre anche una mail a Buddy che lui pubblicò, ipotizzando che Obama fosse stato in qualche modo imposto dai poteri forti).. mi farebbe piacere visto che sei un blogger seguito e stimato che anche tu dessi un contributo più imparziale alla causa di chi prova a formarsi un opiniona autonoma ed indipendente.
Marco
Guarda che il "silenzio" di Obama davanti alla tragedia di Gaza non ha colpito solo me, ha colpito un sacco di gente e infatti di questo hanno parlato in questi giorni sia i giornali americani che europei. Io non ho genericamente "contestato" Obama (questo è pre-giudizio), ho semplicemente ripreso un fatto e commentato lo stesso fatto (questo è giudizio). Un fatto.
Come ho scritto, su questo blog cerco proprio di fare questo: riprendere fatti precisi e concreti e commentarli in positivo o in negativo indipendentemente se i fatti vengono da destra o sinistra. Questa a mio avviso è proprio la filosofia del giudizio e non del pregiudizio.
E, scusami, ma non mi convince nemmeno il discorso che "dopo 8 anni di sciaguratissima amministrazione Bush" non si dovrebbe criticare Obama (questo in sostanza dici). Ma che centra?
Se Bush ha fatto errori più grossi, non si deve parlare di quelli di Obama? Ora c'è Obama e ora mi sembra giusto giudicarlo. Nei fatti. Così come comunque si può sempre giudicare il passato di Bush. Secondo me è giusto cercare di giudicare sempre tutti e sempre nei fatti, mica solo quelli che ci stanno più antipatici esonerando invece quelli che sentiamo più vicini. Perchè altrimenti ancora una voltacadremmo a mio avviso nel pregiudizio...
Steve
Diamogli tempo...secondo me farà grandi cose. I presupposti ci sono.
"Barack Obama non mi è mai piaciuto. Lo ho sempre dichiarato ... Obama non mi è mai piaciuto perché fin dal primo minuto mi è sembrato tutta forma e niente sostanza."
Anche questo credo sia un pregiudizio.
Detto questo, mi accodo a chi ha fiducia in quel change che ha fatto eleggere Obama.
Ormai per verificarlo non dobbiamo aspettare molto, meno di due settimane.
La mentalità anglosassone differisce dalla nostra soprattutto nel patriottismo e nel senso civico.
Io credo che Obama abbia semplicemente fatto quello che ha dichiarato, ovvero che si governa uno per volta.
D'altra parte avrà tempo e modo di confrontarsi con i grandi conflittie crisi in atto: allora lo potremo valutare a ragion veduta.
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