06 ottobre 2008

Giù dal piedistallo

Era evidente che il nuovo piano "salva-Unicredit" sarebbe risultato molto indigesto in Borsa (già normalmente un maxi aumento di capitale deve pagare uno scotto, figuriamoci in tempi burrascosi come questi). Colpisce che fino alla scorsa settimana c'era chi sostanzialmente smentiva un intervento come questo, intervento che invece si è palesato proprio come previsto dai tanti rumors che sono circolati. Dicono che in Unicredit c'è chi se la sia presa per tutto quello che negli ultimi tempi ha scritto Dagospia. Beh, a questo punto verrebbe da dire: meno male che c'è Dagospia! Colpisce poi l'almeno parziale mea culpa odierno di Alessandro Profumo. Il numero uno di Unicredit, da sempre mitizzato da tanti come "golden boy" del nostrano settore bancario (banchiere "democratico" e novello Re Mida insieme) ora ammette "errori di valutazione". Peccato che di questi errori parli solo oggi, dopo essere stato schienato in Borsa. Forse, se lui e altri rampanti banchieri da prima pagina negli ultimi anni fossero scesi dal piedistallo per accettare di fare solo un po' di autocritica (le occasioni non sono mancate ad esempio con le tante note vicende di bond-bidone piazzati dalle banche ai risparmiatori), oggi la situazione potrebbe essere un po' meno drammatica. Profumo è fuori tempo massimo. E, come è ormai evidente a tutti, si è giocato proprio il piedistallo.

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2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

quindi? cosa accadrà al titolo a breve?

4:59 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Secondo me, la colpa non è solamente di Profumo, ma anche e soprattutto di Mister Draghi. Doveva controllare, ma, come quando direttore di Banca di'Italia lasciò l'incarico per altri lidi pur essendo a conoscenza di ciò che succedeva con Parmalat, così ora non si è mosso, anzi ha difeso la politica delle nostre banche (banchette). Perchè hanno permesso la fusione di Banco Roma pur sapendo la situazione dissestata e disastrosa di quest'ultima? Ora Geronzi, ritornerà a fare l'A.D. di Unicredito con la benedizione del PDL? A questo punto non sarebbe meglio dare il benservito anche a Draghi? Saluti Aldo.

9:30 AM  

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