Come ho già scritto, la sensazione è che stavolta per il grande circuito della finanza internazionale la coperta si sia fatta effettivamente troppo corta. Negli ultimi anni si è esagerato con derivati e "finanza creativa" e ora non tutte le falle che si aprono possono essere rattoppate. La rodata complicità tende a lasciare il posto al freddo realismo: bisogna sacrificare qualcuno per salvare il sistema pure questa volta. Scatta un meccanismo darwiniano. I forti si salveranno, i più vulnerabili pagheranno per tutti. L'aria di conseguenza si fa sempre più pesante. In natura capita di vedere predatori di uno stesso branco che si azzannano tra loro. Nel mondo della grande finanza internazionale cominciamo a vedere segnali di ostilità. Ora ad esempio si dice (parliamo di rumors, sia chiaro) che Lehman Brothers e Bear Stearns se la starebbero prendendo con i traders di Goldman Sachs, sospettati di aver contribuito a mettere di fatto sotto pressione sul listino i titoli delle due banche d'affari. Si vocifera che ultimamente managers di Lehman e Bear Stearns avrebbero contattato proprio il vertice di Goldman per chiedere spiegazioni. Episodio che ben descrive appunto come l'aria nel settore si sia fatta pesante.
Etichette: finanza, Goldman, Lehman, mercati
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