
Ormai non si parla d'altro. Profumo sarebbe ad un passo dalle dimissioni. Il rumor ormai è un fiume in piena. Aspettando il corso degli eventi, voglio dire - con un eufemismo ;-) - che personalmente non mi straccerei le vesti se Profumo finisse fuori da Unicredit. Penso a tante cose successe in questi ultimi anni... E penso anche alla clamorosa vicenda libica (ciliegina sulla "torta"), che si voleva sostanzialmente far passare così sotto gamba come normale amministrazione. Non è normale amministrazione. L'investimento libico non può essere trattato al pari di un qualsiasi acquisto di azioni sul mercato! E' stato un pretesto per una partita più complessa? Non importa. Uno ad un certo livello e con una certa esperienza non ci si deve mettere in certe situazioni. E, riguardo alle critiche per le pretese leghiste sulle fondazioni bancarie, torno su un punto di cui ho già scritto in passato: le critiche in linea astratta ci stanno tutte, peccato solo che nel concreto vengono in larghissima parte da personaggi (banchieri, giornalisti e umanità varia) a cui un certo sistema lottizzato è andato benissimo per decenni e va ancora bene tuttora, se a gestirlo ci sono altri invece dei leghisti. Quanta ipocrisia!
Etichette: Profumo, Unicredit
2 Commenti:
Ciao Steve,
7 anni fa, circa, mentre Capitalia sprofondava e tutti cercavano di shortarla io compravo e dicevo al Duca... una dichiarazione che penso non dimenticherà mai... "contro Geronzi mai, vince sempre lui". E se Profumo pensava di averlo insachettato con la fusione e poi messo come soprammobile, bhe, abbiamo visto in questi giorni che sbagliava. E' sempre vivo, è sempre potente... forse ancor di più, nel suo silenzio.
ps. ma se ci fosse ancora Cuccia!
ps2. bellissima la nuova grafica del blog, tres jolie!
Buddy
per colpa del colonnello,Povero Profumo
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