
Due o tre tocchi di ingegneria finanziaria e, oplà, il pasticcio greco è pronto per la tavola degli ispettori europei, gli ingredienti meno commestibili sono stati ben triturati dentro e chi li vede più? Sto parlando ovviamente dell'articolo del New York Times secondo il quale le "solite" Goldman Sachs e Jp Morgan con l'uso di derivati
avrebbero aiutato a mascherare l'entità del debito pubblico greco anche nei confronti delle autorità di controllo dell'Unione Europea. Questa la morale della storia (se troverà piena conferma ovviamente): la finanza creativa ahimè non si ferma davanti a niente (e soprattutto nessuno, compreso Obama, proverà a fermarla davvero), mentre lo stesso non si può dire invece per l'"euro-mito". Sui parametri di Maastricht ci si è costruita sopra una sorta di vera e propria religione, salvo poi constatare che forse i numeri di cui si discute rischiano di risultare un poco "taroccati". Tragicomico.
Etichette: Grecia, Unione Europea
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