
Rimango ogni volta colpito da come sui mercati azionari, giunti ad una fase dove uno storno si fa potenzialmente fisiologico, le cose più disparate possano diventare il "pretesto" proprio per l'inversione di rotta. E' quello che succede in questo momento con l'effetto Dubai World. Per carità, non voglio dire che un eventuale crack del gruppo degli Emirati Arabi non sarebbe un fatto grave (i numeri sono davvero pesanti...), ma da qui a tirare giù in un baleno tutti i mercati del mondo almeno teoricamente ce ne correrebbe. Per questo parlo di "scusa", ovviamente però con le virgolette proprio per dire che non è una cosa "architettata" (sarebbe sciocco pensarlo) ma una sorta di meccanismo tecnico che tende a ripetersi ogni volta. Quando "arriva l'ora" del ribasso, il primo "incidente" è buono per innescare le vendite. Questo per dire che ora è Dubai World ma poteva essere qualsiasi altra cosa. Questo per dire che se la stessa vicenda fosse saltata fuori questa primavera non avrebbe avuto probabilmente lo stesso effetto. Adesso di colpo tutti parlano molto di Dubai World e forse troppo poco si tende a fare il punto sulla situazione tecnica dei mercati. Insomma, forse guardiamo il dito e non la Luna...
Etichette: Dubai World
4 Commenti:
Completamente d'accordo
Riccardo Franchi
Concordo, purtroppo questo non avviene solo nella finanza.....
Ma il problema di Dubai non è che hanno costruito una "cattedrale nel deserto"? Una cattedrale che non funziona e che non funzionerà mai.
E' la classica goccia che fa traboccare il vaso. Non è la goccia in sè ma tutto quello che già sta nel vaso a provocare il danno. Tanto più che la crisi immobiliare di Dubai era già nota da tempo e non ha sorpreso nessuno se non i più sprovveduti(o i più avidi?!?). Quando vedi l'appartamento a Dubai proposto al piccolo investitore della provincia italiana capisci subito che sono alla frutta e non sanno più a chi piazzare le loro sole...
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