17 ottobre 2008

Il gioco dell'Opa


Questa idea lanciata da Berlusconi di misure anti-Opa in Borsa non mi piace. Le aziende che decidono di quotarsi sanno che il rischio di una possibile scalata ostile fa parte del gioco. Non vuoi correre questo rischio? Semplice, non ti quoti. Altrimenti sai che è una eventualità. Che non si può a mio avviso congelare nemmeno in situazioni di eccezionale criticità per i mercati come quella che stiamo vivendo. Anzi, è proprio in momenti "di bassa" che l'ipotesi di Opa ostili può dare una mano a far riaccendere i motori della Borsa. Da sempre infatti la contendibilità di una società quotata rappresenta una teorica spinta in senso rialzista (se dalla contendibilità si passa davvero all'Opa allora i rialzi sono quasi assicurati). E poi in un Paese come questo dove storicamente i rilevanti passaggi di proprietà anche di gruppi quotati sono sempre avvenuti fuori dal mercato (spesso a danno dei piccoli risparmiatori) c'è solo da augurarsi di continuare a vedere Opa e magari contro-Opa. Insomma, per un verso le Opa possono servire come "ravvivante" per la Borsa e per l'altro come antidoto al solito vizio dei poco trasparenti "salotti buoni". Certo, chi parla oggi di norme anti-Opa lo fa per una motivazione diversa, quella della difesa di interessi giudicati strategici per il Paese. Ancora e sempre il tema della "italianità" insomma. E va bene che in tempi di eccezionale crisi anche gli spiriti più liberali (almeno quelli non troppo "dogmatici") realisticamente capiscono che bisogna saper derogare a certi principi (scelta sofferta!) mandando giù cose che in tempi normali sarebbero schifate, ma non bisogna però nemmeno esagerare (ora oltre che di norme anti-Opa si parla pure di aiuti di Stato...) perché altrimenti alla fine troppo neo-statalismo in salsa nazionalista non può che risultare indigesto!

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1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Tema non semplice, questo dei vincoli per le aziende sotto OPA.

Solo una riflessione: le norme che le regolano sono diverse non solo tra Europa e USA (e gli altri Peasi del mondo, es quelli del BRIC) ma anche all'interno della stessa CE.

Insomma, non vorrei che per fare i paladini del liberalismo, gli altri avessero i giochi più facili da no che da altre parti per "mangiarsi" aziende nostrane sane e iportanti.....pagandole pure poco! Troppo poco!

Se le vogliono, almeno che paghnino il giusto..... se non di più.

Per ottenere ciò (e quindi far ancora più soddisfatti gli azionisti) il fatto che il "ruolo passivo" dell'azienda (italiana)sotto Opa sia meno passivo potrebbe anche aiutare.

O no?

Saluti

Cucs66

9:32 AM  

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