
Tutti questi rumors - parecchio malignetti ;-) - che è facile sentire in giro. Il titolo che in Borsa viaggia bastonato (quotazioni ai livelli degli ultimi giorni non si vedevano dalla bellezza di un decennio). E il potente patron della potente Telefonica de Espana che proprio questa settimana è venuto a farsi un giretto in terra italiana. In effetti, se uno volesse pensar male, gli elementi per farlo non sembrerebbero proprio mancare ;-) Se li si guarda poi tutti insieme, combinati, beh allora il mix è davvero acido. Mi sono sempre chiesto: perchè Franco Bernabè ha voluto tornare in Telecom Italia? Con quale strategia di rilancio? Chi mi segue da tempo sa che sono stato "freddino" su questa nuova gestione fin dalla prima ora. Diciamo scettico, ma comunque curioso di vedere cosa Bernabè avrebbe tirato fuori dal cilindro (e sì, perchè nel momento in cui è entrato lui era evidente a tutti che per una Telecom parecchio appannata ci voleva una "magia"). Francamente, a distanza ormai di mesi e mesi, personalmente (per carità, è solo la mia modesta e soggettiva percezione) non mi sembra di aver visto nulla di così significativo uscire da quel cappello. Il ribasso di Borsa secondo me riflette proprio questo. E' misura di delusione. E, soprattutto, erode pericolosamente l'investimento degli spagnoli. Diciamoci la verità, la domanda vera a questo punto è: per quanto tempo ancora alla Telefonica staranno tranquilli? Spada di Damocle sulla capoccia di Bernabè...
Etichette: Bernabè, Telecom Italia
1 Commenti:
Non credo ci sia molto da fare per Telecom, le alternative sono tre:
1-Telefonica lancia un OPA e la compra,
2-si ricapitalizza, quindi in pratica Telefonica se ne va, visto che ha forti debiti,
3-si scorpora la rete fissa, con parte dei debiti
Per il bene dei consumatori italiani sarebbe meglio la 3.
Dal mio punto di vista sembra che vogliano costringere la societa' o al punto 1 o al punto 2.
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