
Lasciatemelo dire, vive la France! Per la fiaccola delle olimpiadi della vergogna Parigi si è rivelata fatale. Le proteste sono andate a segno. Quella che per la fiaccola made in China doveva essere una passerella internazionale si sta trasformando in un giusto calvario. Tutto questo è importante. Per una Cina che voleva usare proprio i giochi come grande operazione immagine a livello planetario, il colpo è micidiale. Se le facciano pure le olimpiadi, ma saranno blindate. Saranno i giochi dell'oligarchia cinese e delle tante lobby occidentali amiche contro un nuovo sentimento che sta finalmente crescendo in Occidente. Questo è il vero importante risultato. Sempre più persone cominciano finalmente ad aprire gli occhi. La breccia nella muraglia è stata aperta, ora bisogna andare avanti. E il popolo di Internet può fare molto, può rappresentare la pattuglia che fa da apripista, può fare da cane da guardia di una informazione mainstream asservita agli interessi forti di chi va a produrre in Cina a basso costo. Non è solo per il Tibet, questo è il punto. Bisogna andare avanti perchè alla Cina sia finalmente imposto di fare "fair trade" e non solo "free trade". Vuol dire che i cinesi devono rispettare le regole base (condizioni di lavoro, norme ambientali, sicurezza dei prodotti...) imposte anche negli altri Paesi industrializzati, altrimenti i loro beni devono essere sottoposti a dazi e limitazioni. Nei casi più gravi rispediti direttamente al mittente. E, sia chiaro, questo dovrebbe valere per le aziende cinesi, ma anche e soprattutto per quelle occidentali (italiane comprese, ovviamente) che decentrano in Cina le loro produzioni.
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Etichette: boycott, China, olimpiadi, Parigi
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