Gli sponsor delle olimpiadi della vergogna
E' importante continuare a parlare del Tibet e del boicottaggio delle olimpiadi di Pechino. Le olimpiadi della vergogna: bisogna ripeterlo all'infinito, come un mantra. Il mantra dei giusti. Nessuna tregua nella battaglia contro la Cina che nel frattempo cerca di spegnere nel sangue la protesta tibetana e che tanti alleati ha in Occidente. Interessi economici e politici, lo sappiamo. Bisogna in ogni modo contrastare i cinesi (e ognuno nel suo piccolo può dare il suo contributo, finalizzato a creare una grande sensibilità diffusa), ma anche appunto chi da noi li sostiene. Ad esempio a mio avviso si picchia ancora troppo poco sul tema degli sponsor internazionali dei giochi olimpici. Anche loro andrebbero boicottati. L'elenco è sul sito ufficiale. Ognuno nel suo piccolo può fare qualcosa. Basta cominciare a non comprare prodotti di queste marche! E se, grazie a Internet poi ci si parla, il contributo di ognuno può confluire in uno sforzo collettivo. Ti chiedi cosa puoi fare? Al bar non ordinare una Coca Cola, ordina un'altra bevanda, Coca Cola è sponsor delle olimpiadi della vergogna. Evita McDonalds, vai a mangiare in un bar un normale panino, McDonalds è sponsor delle olimpiadi della vergogna. Se devi comprare un orologio non scegliere un modello Omega, sponsor delle olimpiadi della vergogna. Tv e elettrodomestici vari: evita Panasonic e Samsung, sono sponsor delle olimpiadi della vergogna. Niente scarpe Adidas, prendi un'altra marca, Adidas è sponsor delle olimpiadi della vergogna. Alla larga da Kodak, sponsor delle olimpiadi della vergogna. Ognuno nel suo piccolo può fare qualcosa! E, se hai un blog, parla di tutto questo, chiedi il boicottaggio degli sponsor.
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