
Personalmente questa mossa a sorpresa del Monte dei Paschi di Siena sulla Banca Antonveneta non mi convince per niente. E, a vedere la brutale reazione della Borsa questa mattina (titolo Mps affossato in apertura) e i tanti immediati tagli di rating da parte degli analisti (tipo Cheuvreux, Credit Suisse e Ing), mi sa che il fronte di quelli poco convinti è davvero ampio. Il fatto è che l'operazione Antonveneta costa parecchio (9 miliardi di euro non sono certo bruscolini e servirà probabilmente un corposo aumento di capitale a Siena) e poi in un certo senso il mercato è stato spiazzato: c'era su Mps la classica speculazione da effetto Risiko in quanto a questo punto la banca era vista come una "single appetibile" e invece di colpo la "preda" si è fatta "predatore". Fisiologico il "ribaltamento" di posizioni sul listino. Se i senesi non lo avevano messo in conto sono stati ingenui. Comunque, in tutta l'operazione Mps-Antonveneta personalmente mi sembra di vederci, diciamo così, più politica che mercato. La voglia di fare un terzo polo bancario, "rosso", dopo i due big Unicredit e Intesa. E in questo caso ci si può vedere l'"altra" di "finanza rossa". E già, perchè di finanza rossa non ce ne è mica una sola. Ricordatevi di quando la Unipol di Consorte mosse su Bnl: proprio il Monte Paschi di Siena di fatto non scese in campo nell'operazione romana. Per Consorte "tifavano" D'Alema e Fassino. Non evidentemente l'Mps e gli amici dell'Mps. Ecco, ora a muoversi è appunto l'"altra" finanza rossa, quella non dalemiana. Però, appunto, almeno a caldo, il blitz padovano viene stroncato dal mercato...
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Steve Trader | Blog links: leggi anche
il VolpinoEtichette: Banca Antonveneta, Monte Paschi, Mps, Risiko
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