27 novembre 2007

La vera guerra

Ne avevo già parlato in passato, torno sul tema. Secondo me tante cose che vediamo in giro per il mondo, tante tensioni economiche e politiche, si spiegano solo con lo schema di una sorta di braccio di ferro a tre Usa-Russia-Cina, o meglio, come appunto ho già avuto modo di dire, in un Usa-Russia e in un Usa-Cina. Il tema del contendere è strettamente legato agli equilibri valutari. Da una parte gli americani devono difendere il primato del dollaro e una Russia che potrebbe cominciare seriamente a prezzare petrolio in euro diventa un grosso rischio (gli americani sono storicamente quelli dei petroldollari, non dimentichiamocelo mai). Dall'altra parte gli Usa in questi ultimi anni stanno di fatto scaricando il loro deficit oltre i loro confini usando la leva del dollaro basso e in questo senso una valuta cinese che resta troppo deprezzata agli occhi dell'amministrazione statunitense è un problema grave. Eccola la "vera guerra": quella allo yuan basso. Gli americani premono e Pechino non cede, o piuttosto, furbescamente, lo fa col contagocce e facendo pesare ogni micro passettino. E l'Europa in tutto questo? Come al solito, come sempre su tutte le grandi questioni internazionali, è debole, quasi inesistente (come le forze dell'Onu quando si trovavano in mezzo agli scontri tra serbi, croati e bosniaci). Perchè in fondo non esiste l'Europa, ma solo una tecnocrazia centrale europea. Risultato: gli americani sono almeno riusciti ad ottenere negli ultimissimi anni un apprezzamento dello yuan nei confronti della loro moneta di oltre il 9%, mentre in senso opposto si è ancora continuato a muovere l'euro: da inizio 2007 ad oggi ad esempio lo yuan si è ulteriormente deprezzato nei confronti della valuta europea del 10%. Cinesi e americani si danno battaglia per avere ognuno la propria moneta più bassa, per scaricare appunto deficit o per favorire l'export, mentre la molle Europa si lascia passivamente affossare dal supereuro che impantana le nostre esportazioni, dalla propria selva di regole interne iperburocratiche e dalla concorrenza sleale cinese lasciata libera di agire senza seri controlli. Insomma, c'è chi ha la forza di fare le giuste guerre, come appunto gli Stati Uniti, c'è chi no, come appunto il Vecchio, anzi Vecchissimo, Continente.

. By Steve Trader | Blog friends: leggi anche il Volpino

Etichette: , , , , , , , , ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page

Post precedenti:

per leggere tutti i post precedenti consulta subito qui di seguito l'archivio del blog organizzato su base mensile

| dicembre 2004 | gennaio 2005 | febbraio 2005 | marzo 2005 | aprile 2005 | maggio 2005 | giugno 2005 | luglio 2005 | agosto 2005 | settembre 2005 | ottobre 2005 | novembre 2005 | dicembre 2005 | gennaio 2006 | febbraio 2006 | marzo 2006 | aprile 2006 | maggio 2006 | giugno 2006 | luglio 2006 | agosto 2006 | settembre 2006 | ottobre 2006 | novembre 2006 | dicembre 2006 | gennaio 2007 | febbraio 2007 | marzo 2007 | aprile 2007 | maggio 2007 | giugno 2007 | luglio 2007 | agosto 2007 | settembre 2007 | ottobre 2007 | novembre 2007 | dicembre 2007 | gennaio 2008 | febbraio 2008 | marzo 2008 | aprile 2008 | maggio 2008 | giugno 2008 | luglio 2008 | settembre 2008 | ottobre 2008 | novembre 2008 | dicembre 2008 | gennaio 2009 | febbraio 2009 | marzo 2009 | aprile 2009 | maggio 2009 | giugno 2009 | luglio 2009 | agosto 2009 | settembre 2009 | ottobre 2009 | novembre 2009 | dicembre 2009 | gennaio 2010 | febbraio 2010 | marzo 2010 | aprile 2010 | maggio 2010 | giugno 2010 | luglio 2010 | agosto 2010 | settembre 2010 | ottobre 2010
__________________________________________________________________________________

fuorimercato2011@gmail.com