Transparency?
L'altra sera ho seguito con interesse il confronto televisivo tra Antonio Di Pietro e Bobo Craxi sul tema Tangentopoli. Sono passati ormai quindici anni. L'ex Pm di Mani Pulite e il figlio di Bettino Craxi stanno nella stessa coalizione politica. Insomma, cominciano ad esserci le condizioni per tentare di fare un bilancio storico con una accettabile dose di serenità. Se così è davvero (io per la verità ho ancora dubbi in questo senso...), allora mi piacerebbe che si provasse seriamente ad andare oltre le banalità. Che non ci si fermasse ad una lettura superficiale di cosa ha rappresentato Tangentopoli, ma che si cogliesse l'occasione per provare a verificare e analizzare questioni rimaste già allora in ombra. Una su tutte, giusto per fare un esempio: Mani Pulite ha avuto in qualche modo "input" e "sollecitazioni" da oltre confine? E sì, proprio così: e se ci fossero stati interessi stranieri a far montare il tutto? E se un quadro politico demolito fosse stato visto come un elemento funzionale per facilitare le privatizzazioni e il relativo "shopping" dall'estero (magari dagli States...)? In fondo, ad un certo punto, se vi ricordate ancora, non si parlò forse di una (misteriosa) "Mani Pulite mondiale"? Sospetti, per carità, solo sospetti. Ma, appunto, si potrebbe ora cominciare a scavare, a verificare. Per cancellarli questi sospetti, o in caso contrario per trovare qualche conferma. Questo è quello che volevo dire: ricerca storica, non banalità. Le possibili verifiche da fare? Beh, tanti sono i potenziali spunti. Ad esempio, ci si potrebbe chiedere che ruolo ha avuto - se uno ne ha avuto - una organizzazione come Transparency International. Non la conoscete? Ci avrei giurato ;-) Beh, provate magari a fare qualche ricerca con Google (approfondita però, mi raccomando...) e vedrete che proprio questo potrebbe essere un punto da cui partire...
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