LA PARTITA DELLE LIBERALIZZAZIONI
Il governo di centrosinistra ha a questo punto una responsabilità enorme, mi verrebbe da dire storica. Se, assediato da tassisti e avvocati, alla fine farà marcia indietro allora nel nostro Paese passerà il messaggio forte che le corporazioni non si toccano. Sarebbe un disastro. Le speranze di chi vuole una vera rivoluzione liberale finirebbero definitivamente nel cestino. Dunque, a questo punto è assolutamente importante andare avanti. Non arretrare di un centimetro. Il mio sogno (e fortunatamente di molti altri...) è quello di arrivare un giorno a veder finalmente aboliti gli ordini professionali. Questa sarebbe la vera grande conquista. L'abbattimento del sistema corporativo. Restando sulle vicende legate al pacchetto Bersani - in pieno accordo con quanto già scritto dall'Imprenditore - trovo molto deludente la reazione del centrodestra. Presa in contropiede da questa incursione del centrosinistra nel territorio delle liberalizzazioni, territorio che storicamente e fisiologicamente dovrebbe essere della destra che si proclama appunto liberale (ma che pochino ha fatto in questo senso negli anni scorsi...), la Cdl decide, strumentalmente, di alzare la bandiera corporativista. No, così non va proprio. Bisogna avere il coraggio e l'onestà intellettuale di ammettere che il governo di cenrosinistra si è mosso in un senso giusto. E semmai dire che se la destra tornerà a guidare il Paese non farà cose in direzione opposta, ma nella stessa, con più forza. Davanti ad una svolta liberale non bisognerebbe proclamarsi conservatori ma piuttosto ancor più liberali. Così dovrebbe essere, ma putroppo non è.
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page