ALLA FACCIA DI IPPOCRATE

Dunque i farmacisti aderenti alla Federfarma hanno confermato lo sciopero delle farmacie per mercoledì prossimo, il 26 luglio. In questo periodo, con questo caldo che tanti problemi di salute può causare nelle città a anziani e bambini, loro hanno deciso di tirare giù di nuovo le serrande. Oltretutto per difendere privilegi che in quasi tutto il mondo non esistono più (in quasi tutti i Paesi ad esempio puoi comprare farmaci al supermarket). Domanda: problemi di coscienza zero? Così, per curiosità, sono andato a cercarmi su internet il famoso giuramento di Ippocrate, da sempre fondamento dell'etica medica. Eccone alcuni passi: "(...) Giuro di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale. (...) Giuro di prestare la mia opera con diligenza, perizia e prudenza secondo scienza e coscienza (...) Giuro di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato (...)". I farmacisti lo fanno il giuramento di Ippocrate? Se sì, in coscienza ritengono di rispettare questo giuramento tirando giù le saracinesche dei loro esercizi per una protesta di natura economica?
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