STILE MIELI

Clamoroso l'editoriale di Paolo Mieli oggi sulla prima pagina del Corriere. Il direttore esce allo scoperto schierandosi apertamente a favore dell'Unione. Non che finora non si fosse capito da che parte stava, ma storicamente lo stile del Corriere è stato quello al massimo di lasciare intendere, di parlare tra le righe, per salvaguardare una presunta anima indipendente e super partes. Mieli dunque si schiera scrivendo: "Il nostro giornale auspica un esito favorevole ad una delle due parti in competizione: il centrosinistra". Un messaggio chiarissimo, senza possibilità di fraintendimento, per i lettori del Corriere. E subito dopo il direttore continua dicendo: "Un auspicio, sia detto in modo altrettanto chiaro, che non impegna l'intero corpo di editorialisti e commentatori di questo quotidiano e che farà nel prossimo mese da cornice ad un modo di dare e approfondire le notizie politiche quanto più possibile obiettivo e imparziale, nel solco di una tradizione che compie proprio in questi giorni centotrent'anni di vita". Già, Mieli ricorda i gloriosi centotrent'anni di tradizione all'insegna dell'obiettività e dell'imparzialità. Domanda: dire che si "auspica un esito favorevole ad una delle due parti in competizione, il centrosinistra" è coerente e in linea con oltre un secolo di vantata imparzialità? Direi che ognuno ci puo' riflettere sopra e darsi la propria risposta...
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page