L'EUROPA DEI PAVIDI RAGIONIERI
Una delle cose che mi ha colpito in tutta questa vicenda delle vignette danesi prese a pretesto dall'Islam violento per scatenare una nuova campagna di odio contro l'Occidente è la mancanza di una presa di posizione vera e forte da parte dell'Unione Europea. Se c'è davvero una unione tra Paesi, allora, quando uno di questi viene minacciato e effettivamente attaccato (come nel caso delle ambasciate date alle fiamme), l'organizzazione che rappresenta proprio questa comunità di nazioni dovrebbe farsi sentire. Dovrebbe condannare duramente la violenza, minacciando sanzioni. Insomma, a chi attacca uno Stato dell'unione, usando motivi pretestuosi e che comunque non giustificano reazioni da branco di animali, dovrebbe essere chiarito, in modo duro, che sta attaccando tutti gli Stati dell'unione. E invece sostanzialmente i danesi sono stati lasciati soli. La verità è che gli uomini del palazzo di Bruxelles sono solo "ragionieri", sempre pronti con la loro matitina rossa a segnare le cose che non vanno nei conti delle nazioni Ue, ma che quando si tratta di fare le grandi e vere battaglie - come ad esempio quella per frenare la sleale concorrenza cinese, giusto per restare in campo economico, o quella contro la violenza islamica - tendono ad abbassare molto la cresta, assumendo una posizione francamente donabbondiana. Ma abbiamo davvero bisogno di questo modello di Europa?
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