RIECCOCI
Tornato dalle vacanze, riaccendo il blog. Sono stato in Canada, per la precisione in Ontario e soprattutto nel francofono Quebec. Posti meravigliosi davvero. E devo dire che dal punto di vista economico e produttivo si respira ancora voglia di fare. Soprattutto, si percepisce che le possibilita' per chi ha voglia di fare ci sono. Con lo Stato che ti incentiva e non di fatto ti frena come succede invece dalle nostre parti. Insomma, c'e' in questo senso un gap, a nostro sfavore. E per questo continuo a credere sempre piu' che il motore economico del mondo restera' in Nordamerica. Chi invece ha previsto e continua a prevedere una "grande Europa" presto in grado di sfidare i big d'Oltreoceano resta a mio avviso un grande illuso. E illude la gente, che poi si trova a fare i conti quotidianamente con una situazione che non migliora affatto, ma anzi peggiora. Insomma, ora ne sono ancora se possibile piu' convinto: o il modello di Europa che ci siamo dati lo cambiamo oppure non faremo molta strada. Non si tratta di essere contrari all'Europa, si tratta di prendere atto che questa Europa, tecnocratica, lontana dalla gente, incapace di prendere misure forti contro l'assalto commerciale dei cinesi e quello cultural-militare dell'Islam piu' estremo, non va bene. E' una Europa seduta, bloccata, autoreferenziale. Non va bene. E la gente, ovvero gli europei, sempre piu' manifestano e sempre piu' lo manifesteranno il loro disagio crescente. Dobbiamo cambiare!
Tornato dalle vacanze, riaccendo il blog. Sono stato in Canada, per la precisione in Ontario e soprattutto nel francofono Quebec. Posti meravigliosi davvero. E devo dire che dal punto di vista economico e produttivo si respira ancora voglia di fare. Soprattutto, si percepisce che le possibilita' per chi ha voglia di fare ci sono. Con lo Stato che ti incentiva e non di fatto ti frena come succede invece dalle nostre parti. Insomma, c'e' in questo senso un gap, a nostro sfavore. E per questo continuo a credere sempre piu' che il motore economico del mondo restera' in Nordamerica. Chi invece ha previsto e continua a prevedere una "grande Europa" presto in grado di sfidare i big d'Oltreoceano resta a mio avviso un grande illuso. E illude la gente, che poi si trova a fare i conti quotidianamente con una situazione che non migliora affatto, ma anzi peggiora. Insomma, ora ne sono ancora se possibile piu' convinto: o il modello di Europa che ci siamo dati lo cambiamo oppure non faremo molta strada. Non si tratta di essere contrari all'Europa, si tratta di prendere atto che questa Europa, tecnocratica, lontana dalla gente, incapace di prendere misure forti contro l'assalto commerciale dei cinesi e quello cultural-militare dell'Islam piu' estremo, non va bene. E' una Europa seduta, bloccata, autoreferenziale. Non va bene. E la gente, ovvero gli europei, sempre piu' manifestano e sempre piu' lo manifesteranno il loro disagio crescente. Dobbiamo cambiare!
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