07 luglio 2005

TERRORE A LONDRA
Ora basta stronzate! Lo vogliamo capire, tutti quanti, che il problema piu' urgente del nostro mondo e' annientare Al Qaeda e quel pezzo di merda di Bin Laden? Questa e' la priorita' numero uno! Invece di fare maxi concerti per cercare di influenzare le scelte del G8 (dopo gli attentati di Londra e' evidente che al G8 e' il terrore di Al Qaeda a fare irruzione e non certo l'idealismo molto naif del Live 8) oppure, molto peggio, invece di schierarsi a favore dei "resistenti" iracheni (quelli che sgozzano gli occidentali), perche' non capiamo tutti che l'unica vera responsabile chance per l'Occidente e' quella di sostenere gli americani nella loro caccia a Bin Laden? Non si tratta di essere ciecamente filo-americani, di avere per forza il "mito americano". Si tratta molto realisticamente di capire che c'e' un pericolo enorme, che si chiama Al Qaeda, e che, oggettivamente, solo gli Stati Uniti possono estirparlo. Dunque, e' necessario, almeno in questa fase storica, puntare sugli Usa. E non si pensi che, chiamandosi fuori, si allontani il pericolo: Bin Laden ha proclamato la guerra santa contro tutti gli occidentali, piu' o meno schierati. Tutti "infedeli" da massacrare per lui, senza troppe distinzioni. Mentre in questo momento sto scrivendo queste cose alla tv sto sentendo che il governo inglese ha deciso di schierare l'esercito nelle strade di Londra e soprattutto sto vedendo scene da incubo terrorista nei pressi delle stazioni del metro' dove sono scoppiate le bombe. Sensazione tremenda. Penso alle Twin Towers e agli attentati di Madrid. Occidente ancora una volta colpito al cuore da questi bastardi terroristi islamici. New York, Madrid, Londra. Quante altre citta' dovranno ancora essere colpite prima che in Occidente tutti si convincano che la battaglia contro l'Islam estremo e violento e' la priorita'? Quanti altri attentati dovremo subire prima che in Occidente sparisca definitivamente quell'inutile anti-americanismo strisciante che sempre continua invece a saltare fuori? Quanti altri morti prima di decidersi finalmente tutti a schierarsi, senza se e senza ma, nella guerra contro il terrore islamico? E, certo, la guerra si fa con le armi, non con le bandiere colorate, le canzonette e gli slogan. La guerra si fa con le armi e chi e' attaccato in modo barbaro ha diritto a farla la guerra. Anzi, non un diritto, dovrebbe essere un dovere. Un dovere morale, per difendere i propri figli. E nel nome delle vittime, innocenti, di New York, Madrid e Londra.

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