SERVIZIO PUBBLICO
Ieri sera, quando e' cominciata a girare la notizia del grave peggioramento delle condizioni di salute del Papa, le reti televisive hanno giustamente subito cambiato la loro programmazione per informare tutti sulla situazione. Ma non tutte si sono comportate nello stesso modo. Primo Piano su Raitre ha prontamente rinunciato a parlare di elezioni per seguire gli avvenimenti in Vaticano (Rutelli e Maroni, ospiti in studio, hanno giustamente rinunciato al video). Poi e' arrivata Raidue con un tg in edizione straordinaria. Ancora dopo il telegiornale targato La7, Canale5 e il Tg4 con l'immancabile Fede (unico direttore di Tg comparso ieri sera). Italia Uno non ha rinunciato alle Iene, Studio Aperto non si e' proprio visto e dunque in questo caso, come si dice, stendiamo un velo pietoso. Resta dunque Raiuno. Cosa ha fatto la corazzata del servizio pubblico nazionale? In video c'era Berlusconi nel solito morbido salotto di Bruno Vespa. Che guaio: proprio Porta a Porta e proprio il premier il giorno dopo la puntata dedicata a Fassino, a pochi giorni ormai dalle elezioni regionali. E allora ecco cosa hanno deciso a casa Raiuno: non hanno interrotto e hanno cominciato invece a mandare in rolling questa scritta: "Questa trasmissione e' stata registrata oggi alle 18.00". Come dire: c'e' un motivo se non parliamo del Papa. Ma pure le altre reti avevano programmi registrati o comunque gia' in onda eppure li hanno interrotti. Raiuno no. Si e' andati avanti, salvo una veloce pillola realizzata da quelli del Tg1 solo verso mezzanotte e un quarto. E quando diciamo veloce pillola intendiamo un flash rapido piu' o meno quanto un cambio gomme durante un gran premio di Formula Uno. Insomma, nelle priorita' del servizio pubblico Porta a Porta, Vespa, la par condicio e l'ossequioso rispetto del premier vengono prima del Papa morente. Questo abbiamo capito ieri sera su Raiuno. Significativa lezione di servizio pubblico...
Ieri sera, quando e' cominciata a girare la notizia del grave peggioramento delle condizioni di salute del Papa, le reti televisive hanno giustamente subito cambiato la loro programmazione per informare tutti sulla situazione. Ma non tutte si sono comportate nello stesso modo. Primo Piano su Raitre ha prontamente rinunciato a parlare di elezioni per seguire gli avvenimenti in Vaticano (Rutelli e Maroni, ospiti in studio, hanno giustamente rinunciato al video). Poi e' arrivata Raidue con un tg in edizione straordinaria. Ancora dopo il telegiornale targato La7, Canale5 e il Tg4 con l'immancabile Fede (unico direttore di Tg comparso ieri sera). Italia Uno non ha rinunciato alle Iene, Studio Aperto non si e' proprio visto e dunque in questo caso, come si dice, stendiamo un velo pietoso. Resta dunque Raiuno. Cosa ha fatto la corazzata del servizio pubblico nazionale? In video c'era Berlusconi nel solito morbido salotto di Bruno Vespa. Che guaio: proprio Porta a Porta e proprio il premier il giorno dopo la puntata dedicata a Fassino, a pochi giorni ormai dalle elezioni regionali. E allora ecco cosa hanno deciso a casa Raiuno: non hanno interrotto e hanno cominciato invece a mandare in rolling questa scritta: "Questa trasmissione e' stata registrata oggi alle 18.00". Come dire: c'e' un motivo se non parliamo del Papa. Ma pure le altre reti avevano programmi registrati o comunque gia' in onda eppure li hanno interrotti. Raiuno no. Si e' andati avanti, salvo una veloce pillola realizzata da quelli del Tg1 solo verso mezzanotte e un quarto. E quando diciamo veloce pillola intendiamo un flash rapido piu' o meno quanto un cambio gomme durante un gran premio di Formula Uno. Insomma, nelle priorita' del servizio pubblico Porta a Porta, Vespa, la par condicio e l'ossequioso rispetto del premier vengono prima del Papa morente. Questo abbiamo capito ieri sera su Raiuno. Significativa lezione di servizio pubblico...
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page