IL TABU' DEL PAPA AMERICANO
Gli Usa troppo superpotenza per poter sperare di vedere un proprio cardinale salire sul seggio di Pietro: questa la motivazione, peraltro mai dichiarata apertamente, che rende sostanzialmente tabu' in Vaticano l'idea di un Papa americano. Oltreoceano il dibattito in questo senso esiste. Il cardinale Mc Carrick sul Washington Post dice: "La chiesa americana e' diventata sinonimo di una chiesa troppo indipendente". E ancora: "Credo che molta gente in Europa consideri gli Stati Uniti come il centro del materialismo del mondo e del consumismo. Il Vaticano guarda agli Usa con sentimenti contrastanti, con derisione per il suo rozzo consumismo, con ammirazione per la sua spiritualita', con paura per il suo potere e con invidia per la sua influenza negli affari mondiali". Il Los Angeles Times evidenzia come la chiesa americana sia stata indebolita dallo scandalo dei preti pedofili. E c'e' chi poi sottolinea una certa "disomogeneita'" della chiesa a stelle strisce, divisa tra posizioni piu' tradizionaliste e tendenze marcatamente "riformiste" (in questo senso viene citata la proposta dell'arcivescovo di Los Angeles, Mahony, di abolizione del celibato). Insomma, il tabu' da superpotenza affossa l'ipotesi di un Papa americano e altri fattori, come appunto una presunta eccessiva indipendenza da Roma da parte della chiesa Usa e una sua tendenza alla "frammentazione ideologica", ci fanno mettere definitivamente una pietra sopra. Forse e' davvero meglio cosi'. Intanto comunque anche negli States e' boom di vendite per i libri scritti da Giovanni Paolo II o per quelli che parlano di lui. "Memoria ed identita" di Papa Wojtyla e' nella top ten dei testi piu' venduti online su Amazon.com e Barnesandnoble.com.
Gli Usa troppo superpotenza per poter sperare di vedere un proprio cardinale salire sul seggio di Pietro: questa la motivazione, peraltro mai dichiarata apertamente, che rende sostanzialmente tabu' in Vaticano l'idea di un Papa americano. Oltreoceano il dibattito in questo senso esiste. Il cardinale Mc Carrick sul Washington Post dice: "La chiesa americana e' diventata sinonimo di una chiesa troppo indipendente". E ancora: "Credo che molta gente in Europa consideri gli Stati Uniti come il centro del materialismo del mondo e del consumismo. Il Vaticano guarda agli Usa con sentimenti contrastanti, con derisione per il suo rozzo consumismo, con ammirazione per la sua spiritualita', con paura per il suo potere e con invidia per la sua influenza negli affari mondiali". Il Los Angeles Times evidenzia come la chiesa americana sia stata indebolita dallo scandalo dei preti pedofili. E c'e' chi poi sottolinea una certa "disomogeneita'" della chiesa a stelle strisce, divisa tra posizioni piu' tradizionaliste e tendenze marcatamente "riformiste" (in questo senso viene citata la proposta dell'arcivescovo di Los Angeles, Mahony, di abolizione del celibato). Insomma, il tabu' da superpotenza affossa l'ipotesi di un Papa americano e altri fattori, come appunto una presunta eccessiva indipendenza da Roma da parte della chiesa Usa e una sua tendenza alla "frammentazione ideologica", ci fanno mettere definitivamente una pietra sopra. Forse e' davvero meglio cosi'. Intanto comunque anche negli States e' boom di vendite per i libri scritti da Giovanni Paolo II o per quelli che parlano di lui. "Memoria ed identita" di Papa Wojtyla e' nella top ten dei testi piu' venduti online su Amazon.com e Barnesandnoble.com.
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