ASSEDIOFOBIA
E' ormai "sindrome da straniero" per la nostrana industria bancaria dopo la mossa dell'iberico Bbva su Bnl e quella della Abn Amro Bank battente bandiera olandese sul gioiello padovano Antonveneta. I fari del mercato borsistico si accendono sui titoli delle grosse banche del Belpaese che vedono nel loro azionariato una presenza significativa estera. E cosi' il listino va in fibrillazione anche per il piemontese Sanpaolo Imi nel cui capitale figura il Banco Santander Central Hispano. Sono spagnoli come quelli del Bbva e questo evidentemente al mercato basta per cominciare ad agitarsi vistosamente. Attenzione pero' ora a non esagerare, a non farsi prendere appunto dalla sindrome. Non e' che adesso automaticamente ogni banca straniera azionista di un istituto italiano debba per forza lanciare un'Opa! Non e' che, come qualcuno vuole farci credere, l'intero sistema creditizio nazionale sia sotto un preordinato, coordinato e diabolico "assedio globale". C'e' semplicemente un mercato bancario che ha ormai una dimensione competitiva su scala continentale e, come spesso accade, ovvero come e' fisiologico che sia, i pesci grandi tendono a mangiare quelli piu' piccoli. Nazionalita' e nazionalismi a parte. La verita' e' che piu' che alle bandiere e alla politica estera bisognerebbe rifarsi piuttosto alle teorie darwiniane per spiegare quello che sta succedendo...
E' ormai "sindrome da straniero" per la nostrana industria bancaria dopo la mossa dell'iberico Bbva su Bnl e quella della Abn Amro Bank battente bandiera olandese sul gioiello padovano Antonveneta. I fari del mercato borsistico si accendono sui titoli delle grosse banche del Belpaese che vedono nel loro azionariato una presenza significativa estera. E cosi' il listino va in fibrillazione anche per il piemontese Sanpaolo Imi nel cui capitale figura il Banco Santander Central Hispano. Sono spagnoli come quelli del Bbva e questo evidentemente al mercato basta per cominciare ad agitarsi vistosamente. Attenzione pero' ora a non esagerare, a non farsi prendere appunto dalla sindrome. Non e' che adesso automaticamente ogni banca straniera azionista di un istituto italiano debba per forza lanciare un'Opa! Non e' che, come qualcuno vuole farci credere, l'intero sistema creditizio nazionale sia sotto un preordinato, coordinato e diabolico "assedio globale". C'e' semplicemente un mercato bancario che ha ormai una dimensione competitiva su scala continentale e, come spesso accade, ovvero come e' fisiologico che sia, i pesci grandi tendono a mangiare quelli piu' piccoli. Nazionalita' e nazionalismi a parte. La verita' e' che piu' che alle bandiere e alla politica estera bisognerebbe rifarsi piuttosto alle teorie darwiniane per spiegare quello che sta succedendo...
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